Settimana dell’artigianato: primo incontro alla Fornace Carotta, mercoledì 21/03 l’incontro a Cittadella

 

Cuore, mente e spirito. Tre elementi che generano comunità, secondo quanto sostenuto dai relatori del primo incontro della Settimana dell’artigianato, organizzata da Confartigianato Padova in quattro incontri nel territorio di Padova e provincia.

Il calcio d’inizio l’hanno dato lunedì sera alla Fornace Carotta il pedagogista e docente dell’università Cattolica di Milano Johnny Dotti, che ha dialogato sul tema della trinità tra cuore, mente e spirito, con Antonio Payar, responsabile di Confartigianato Persone nazionale.
Profondi gli interrogativi posti dai due relatori durante l’incontro moderato dal giornalista Riccardo Sandre.

“Di fronte ad una società che ha fatto della sicurezza e della certezza un mito – ha analizzato Johny Dotti durante il suo intervento di apertura -, noi stessi e i nostri figli abbiamo bisogno di desiderare con tutto noi stessi. E lo facciamo compiutamente se desideriamo in maniera trinitaria e comunitaria: con corpo, cuore e spirito ed assieme agli altri, in comunità”.
“Quando il desiderio genera comunità? In realtà non lo sappiamo – ha ribattuto Antonio Payar – Il desiderio richiede un viaggio, una generazione, un sacrificio. Il desiderio è forte in una società che sa in che direzione va e non oggettifica il dediderio dandogli una veste traduttiva immediata”.
Domani sera, mercoledì 21 marzo, secondo appuntamento del ciclo di incontri della Settimana dell’artigianato. Appuntamento alleore 20.00, nella sala della Torre di Malta, a Cittadella.

Durante la serata verranno raccontate anche tre storie di successo: quella di Marco Bussolaro, imprenditore della Metal Tech, la storia di Chiara Vilnaidel team Race Up capitanato dalla giovane cittadellese, laureata dell’università di Padova, e membro del gruppo di giovani che portano la monoposto dell’università nel mondo delle corse e la storia di Gabriele De Boni, socio della start-up del settore comunicazione Puntoventi.

La serata si divide in due parti: il compito di rompere il ghiaccio sarà ancora affidato ad Antonio Payar, responsabile di Confartigianato persone, mentre il professore Ruggero Frezza racconterà la propria esperienza, da docente a imprenditore delle start up innovative.
“Oggi l’ecosistema dell’innovazione si è popolato di molte nuove specie: start up, acceleratori, incubatori, coworking, contaminationlabs, digitalhubs, competence centers, oltre alle tradizionali imprese e Università – spiega il professor Frezza, fondatore di M31, uno dei più importanti incubatori di impresa privati in Italia, una sorta di “fabbrica” di imprese innovative – Orientarsi in tale diversità è un obiettivo di una certa complessità, perché ciascun soggetto richiede interazioni di carattere diverso e non ci si può astenere dall’esplorare ciò che avviene nell’ecosistema o si rischia una rapida obsolescenza o di trascurare opportunità di crescita.Il mio obiettivo è condividere con la platea una visione per far partire una collaborazione virtuosa tra le diverse entità dell’ecosistema dell’innovazione che porti vantaggi competitivi alle nostre imprese contaminando tra loro le diverse specie dell’innovazione”.

L’iniziativa è promossa grazie al patrocinio del Comune di Cittadella.