Nigeriano aveva accusato: “Pestato dai vigili” Ma ora rischia lui il processo

 

Aveva accusato i vigili urbani di averlo malmenato. Ma secondo la Procura di Padova le cose non sono andate come aveva raccontato, ed ora rischia il processo. Qui di seguito titolo e prima parte dell’articolo scritto dal Corriere del Veneto su una vicenda che fece parecchio discutere a Padova
E il nigeriano che accusò gli agenti ora rischia il processo per calunnia La denuncia si trasforma in boomerang. Il pm: si è inventato tutto

Gli occhi pesti e quasi socchiusi per la grandezza degli ematomi, avevano fatto gridare allo scandalo ben prima che sabato scorso sul web deflagrasse il caso del mendicante fermato con forza da quattro agenti della polizia municipale. Sul banco degli imputati ci erano finiti anche allora, era il 9 aprile e a «reggere» Padova c’era Ivo Rossi, gli agenti della polizia municipale accusati di aver pestato senza un motivo (se non il razzismo), Presley Oviawe, 49enne nigeriano padre di cinque figli, in città da vent’anni e addetto alla sicurezza alla Fiera di Padova. Un omone di un metro e novanta quasi, aggredito a suo dire da due agenti della municipale per un biglietto dell’autobus usato due volte e per una multa non pagata. Nell’incontro con i cronisti Presley Oviawe aveva raccontato di essere stato fermato sull’autobus dai controllori, ammanettato in strada, sbattuto sul muro e picchiato sul viso da un vigile urbano in corso Vittorio Emanuele, con tanto di testimone a cristallizzare accuse che lui aveva messo nero su bianco il giorno dopo in una denuncia firmata di fronte ai carabinieri del comando provinciale di via Rismondo. Come un boomerang però quelle accuse gli si sono rivoltate contro e ora Presley Oviawe si trova con in mano una notifica di chiusura indagine (in pratica l’anticamera di un processo) per i reati di calunnia, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale. (L’articolo continua sul Corriere del Veneto di oggi)