Sicurezza, ronde. Zanon: Utile il chiarimento di Maroni sul ruolo delle associazioni.

 

Riceviamo e pubblichiamo
La linea sulle ronde prospettata dal provvedimento governativo e dalle dichiarazioni del Ministero degli Interni di oggi secondo Raffaele Zanon, Consigliere Regionale del Veneto, fa chiarezza per evitare che qualcuno pretenda legalità e sicurezza e poi ceda all’istinto della giustizia privata e alla voglia di improvvisare il fai da te. Ecco perché, spiega Zanon, l’associazione culturale Destra Veneta ha attivato una serie di numeri telefonici ed iniziative per raccogliere le adesioni di chi è disponibile a partecipare a forme associative per il volontariato e la sicurezza, sul modello adottato da città come Verona. Altra questione sono le legittime mobilitazioni civiche di comitati o forze politiche per sottolineare stati di disagio e degrado delle periferie urbane. Entrambe le forme di presenza dovranno avvenire sotto il controllo delle Prefetture e con il preavviso agli organi preposti alla sicurezza.In questi giorni abbiamo raccolto centinaia di adesioni di donne, giovani ed ex-appartenenti alle Forze dell’ordine, che si sono già messi a disposizione per iniziative nel territorio ispirate al volontariato sociale che possono essere un utile deterrente contro la criminalità diffusa nei quartieri e nelle periferie. La volontà del Governo di dare regole in questo genere di iniziative permette il superamento dell’approccio individuale al fenomeno delinquenziale: le persone, scendendo in strada organizzate e preparate, accomunate da obiettivi e motivazioni, superano il senso di impotenza e di solitudine, che è uno degli aspetti più traumatici conseguenti al degrado e all’abbandono legati alla microcriminalità.
Zanon precisa che continua la raccolta di adesioni per quei volontari disponibili ad iniziative di associazioni per il volontariato e la sicurezza come previsto dai decreti governativi.