Spaccate a Padova, sindaco e consiglieri del Pd sostengono la pista della eterogenesi dei fini. “E se non fosse per rubare?”

 
La recente spaccata della porta di accesso al caffè Pedrocchi

Lo sostiene il sindaco di Padova Sergio Giordani sul Gazzettino di oggi. Lo rilancia il consigliere comunale Nereo Tiso del Pd in un comunicato stampa che riportiamo qui di seguito. Su Padova ci sarebbe una sorta di strategia della tensione attraverso le vetrine in frantumi, a leggere l’intervista al sindaco Giordani e il comunicato qui di seguito.
Chi scrive ha fatto la cronaca a Padova per 15 anni. Non ho memoria di un piano tanto diabiolico: mandare una squadraccia a spaccare le vetrine dei bar cittadini più rappresentativi per creare in città un senso di insicurezza e minare il consenso del sindaco, che ha anche l’interim della sicurezza. Roba da Licio Gelli e P2. Credo che potrebbe essere una tesi buona per un nuovo romanzo di Massimo Carlotto. Però c’è chi ne è convinto, e qui di seguito riportiamo lo scritto di Nereo Tiso (Pd):
Ormai da qualche settimana in città è uno stillicidio. Ogni notte una o due spaccate: vetrate rotte, negozi saccheggiati. Tutto per pochi soldi, qualche brioche, qualche panino e molti danni. Sembra almeno strano che ci sia chi rischia di essere arrestato, di essere messo nel mirino di qualche guardia giurata per poco o nulla.
Quasi che sia più la volontà nel creare disagio e danni che non rubare qualcosa.
Probabilmente il desiderio della ribalta giornalistica con la soddisfazione di essere una sorta di primula rossa difficile da catturare, veloce, furbo, forse intelligente e capace di stupire, potrebbe giustificare danni ingenti e scarso bottino? Altri tempi! Ma chi giova tutto ciò? Perché ci si accanisce contro i commercianti, gli esercenti quando si sa che non c’è nulla o quasi in cassa da rubare? Nel senso che non si va a rubare le galline col pollaio vuoto.

Probabilmente o è un gruppo di imbecilli o è un gruppo che ha altri obiettivi. Forse, creando disagio, frustrazione e impotenza nei commercianti vuole mettere alla prova anche la città, deviando l’attenzione dei media e delle forze dell’ordine su altro? Agiscono su commissione? O forse c’è qualcos’altro? Non saprei. Se non ricordo male, proprio a fine scadenza del mandato di Ivo Rossi, ci furono una serie di spaccate in città e molti pensavano ad una ipotetica banda di rumeni che agivano in maniera programmata.
Ognuno ha la propria fantasia, ma credo che i padovani capiscano che tutto ciò che accade in questi giorni non è un test sulla sicurezza per l’amministrazione, che ha nervi saldi ed è in costante sinergia con le forze dell’ordine oltre ad avere stanziato dei fondi per la sicurezza dei locali. Spero si arrivi, a breve, a trovare i responsabili e a capire, se sarà possibile e ne varrà la pena, perché tanto accanimento e spasmodico desiderio di mettere in difficoltà i commercianti e una città intera. Oppure, si arriverà, come spesso accade, alla solita “banda di balordi” che non hanno nulla da perdere così per tranquillizzare un po’ tutti. Aspettiamo i posteri e intanto si contano i danni e si raccolgono i vetri”.