Spacciava e nascondeva la droga nella cameretta del bambino: nigeriano arrestato a Padova dai carabinieri

 

I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Padova hanno tratto in arresto un cittadino nigeriano regolare ed insospettabile, trovato in possesso di un ingente quantitativo di cocaina. Dai primi riscontri l’arrestato è risultato essere uno dei maggiori fornitori della piazza padovana.
Si tratta di PAUL James Uba, nigeriano del 1974, residente a Venezia (Zelarino). L’uomo da tempo in Italia, fino a poco tempo fà, lavorava come operaio in un’azienda del luogo, e conduceva una vita apparentemente tranquilla, insieme alla compagna e al figlioletto di 4 mesi. Completamente estraneo ai giri malavitosi e del tutto sconosciuto agli archivi di polizia, se non per la pratiche relative al rilascio del titolo di soggiorno, PAUL, da quanto appurato, era il fornitore di una vasta e articolata rete di pusher, che spacciavano nel veneziano, ma, soprattutto sulla piazza padovana.

Proprio seguendo i movimenti di quest’ultimi, i Carabinieri sono giunti a lui. Infatti è da tempo che i militari si stanno dedicando a reprimere il fenomeno dello spaccio nei pressi della Stazione Ferroviaria di Padova e, cosa che all’inizio è sembrato un indizio non molto significativo, si è rivelato la chiave di accesso al livello superiore: tutti i piccoli pusher nigeriani o avoriani arrestati negli ultimi mesi ( sono ben 24), o avevano ancora il biglietto ferroviario della tratta Venezia-Padova in tasca, al momento delle perquisizioni, oppure venivano ripresi dal sistema di videosorveglianza della Stazione, mentre scendevano da un treno proveniente dalla città lagunare, poco prima di essere arrestati.
Ieri mattina proprio seguendo uno dei tanti “galoppini” i Carabinieri del Nucleo Investigativo sono giunti nel popoloso quartiere di Zelarino, alla periferia di Venezia, difronte ad un modesto, ma decorosissimo alloggio.
I militari, localizzato l’immobile di interesse, si sono introdotti nel caseggiato e, raggiunta la porta dell’appartamento, l’hanno buttata a terra utilizzando un “ariete”. All’interno della casa trovavano, al quanto sorpreso per la visita, PAUL James Uba, che palesando un certa calma apparente, e intento a tranquillizzare il figlioletto, non si opponeva alla perquisizione.
La ricerca dura molto, e proprio quando i militari iniziavano a perdere le speranze, in un intercapedine dell’armadio della camera del bimbo, occultati all’interno di alcune scarpe, sono comparsi i primi ovuli. A questo punto il gioco era fatto: scoperto il nascondiglio bisognava essere solo più pervicaci.
Risultato: 88 ovuli per un totale di circa 1,800 kg di cocaina, che i narcotest dicono di ottima qualità. Lo stupefacente venduto al dettaglio sarebbe fruttato circa 200 mila euro. Sequestrati anche 12, tra telefoni cellulari e sim-card è circa 1000 euro in contanti.
Che PAUL non sia il solito custode occasionale, lo conferma anche un particolare emerso dalla perquisizione: gli investigatori hanno trovato nel suo domicilio una collezione di vini e liquori pregiati che valevano una piccola fortuna.