Studenti delle scuole superiori di Padova in agitazione a causa dei disservizi negli istituti: dal riscaldamento che manca alla pioggia che filtra

 

Domani gli studenti delle scuole superiori entrano in “agitazione”: ad annunciarlo il coordinamento degli studenti medi che annunciano con un comunicato la mattinata di agitazione, denunciando al contempo lo stato problematico di alcune sedi scolastiche. L’appuntamento del presidio degli studenti è alle ore 9 in piazza delle Erbe.

Qui di seguito il comunicato degli studenti:
In media un edificio scolastico su tre non presenta il certificato di agibilità e sono più della metà le scuole dove i problemi strutturali impediscono o ostacolano il regolare svolgimento delle lezioni.

Al liceo A. Cornaro le classi si allagano dopo ogni pioggia abbondante, le infiltrazioni sono ovunque, le aule mancano e auditorium e palestra sono inagibili da mesi. Per non parlare del freddo: tre classi nelle ultime due settimane si sono rifiutate di fare lezione misurando 15 °C in classe (tre gradi sotto il minimo consentito dalla legge).
La stessa reazione l’hanno avuta gli studenti del Da Vinci che hanno sentito la necessità di manifestare autonomamente contro le temperature troppo basse.
“Non possiamo continuare a fare lezione con guanti e cappello, con la paura che crolli qualche pezzo dal soffitto o schivando i secchi nei corridoi.” protesta Sofia Perrotti, rappresentante del liceo Cornaro.
Al liceo Selvatico, poi, dopo che sono state segnalate alcune fughe di gas tutte le classi sono state spostate in succursale portando ad un grande sovraffollamento; all’istituto Pietro d’Abano gli studenti continuano a fare lezione nei container e al liceo Marchesi si può parlare di veri e proprio “soffitti bucati”.

Viste le già numerose segnalazioni alla regione di uno status di edilizia ormai emergenziale anche da parte degli istituti Selvatico, Ruzza, San Benedetto e Bronzetti tra gli altri, noi, come Rete degli Studenti medi, sindacato studentesco, abbiamo sentito il dovere di intervenire facendo delle tante realtà, esigenze e proteste un’unica grande e forte voce.

“Domani scenderemo in piazza dopo tanto tempo. Non per ritualità ma per effettivo bisogno. Sono ancora troppe le scuole con notevoli problemi strutturali. Si parla di sicurezza, di diritto allo studio e non si può più scherzare ” sottolinea Marina Rampin, coordinatrice della Rete degli Studenti medi Padova.

È fondamentale intervenire al più presto in quei luoghi che gli studenti vivono tutti i giorni e che dovrebbero essere prima di tutto sicuri. Non sono solo i dati, ma anche le tante proteste spontanee nate negli ultimi giorni in diversi istituti superiori di Padova e provincia hanno ulteriormente testimoniato la diffusione e l’urgenza del problema.

“Scuola dovrebbe essere sinonimo di sicurezza, ma a Padova non è così. Termineremo la nostra protesta in Provincia, portando dati e testimonianze e chiederemo che l’edilizia scolastica e la qualità della formazione diventino davvero una priorità” conclude Marina Rampin.

Domani rivendicheremo a gran voce un diritto, quello di poter studiare e apprendere in luoghi sicuri e accoglienti.
Per questo chiederemo un confronto che sia realmente utile con le istituzioni sul tema dell’edilizia scolastica, non vogliamo più assistere ad interventi relegati alle urgenze ma chiediamo investimenti strutturali per risolvere tutti i casi problematici delle scuole di Padova e provincia.