Szumski, medico sub iudice per radiazione dall’ordine, visita anche a Natale

 

“Radiato io? Sì, quando gli avvocati si sono presentati all’appello venerdì scorso gli hanno detto “ok ci vediamo il prossimo anno” ed allora continuo a visitare. Gratis a differenza di molti medici che, lo prevede la legge per carità, se il paziente non è trasportabile, si fanno pagare se vanno a casa a fare il proprio dovere”. A dirlo al telefono con l’ANSA il medico free vax e neo consigliere regionale Riccardo Szumski, candidato presidente alle scorse elezioni regionali. A un mese di distanza dall’elezione, dove Szumski ha totalizzato quasi 100mila voti, non si ferma l’attività del medico, in pensione dal ruolo di medico di famiglia, ricoperto nel Comune di Santa Luci di Piave dove è stato anche primo cittadino per un ventennio. L’opotesi di essere sub iudice e che la sua radiazione dall’ordine, misura disciplinare comminatagli durante il periodo più duro dei lock down per Covid19 non lo turba. “Se anche mi radiassero definitivamente – spiega serafico Szumski – rimango comunque laureato in medicina e con alle spalle decenni di esperienza sul campo. E quella mica la cancelli, vorrà dire che non potrò più prescrivere farmaci ed esami diagnostici specialistici, ma io il rapporto con i miei pazienti non lo interrompo nè a causa della carica politica nè a seguito di una radiazione. Continuerò a fare ciò per cui ho studiato: salvare vite e dare conforto ai tanti miei concittadini che si fidano di me e della mia professionalità. Per giunta gratis: non mi sono mai fatto dare nulla dai miei concittadini, che invece negli anni mi hanno ricambiato con la stima personale e con la fiducia prima nell’eleggermi sindaco e poi ora spedendomi in Regione”.  L’ultima visita ieri mattina, di domenica. “Un paziente anziano che voleva essere visitato – spiega Szumski – ha una forma virale di laringotracheite: una forma particolarmente disturbante perchè la febbre insorge subito forte e dà una tosse che ti squassa. I miei compaesani sanno che il mio cellulare è sempre acceso, anche il giorno di Natale”.