Tagli regionali ai trasporti: Confservizi prevede stato di crisi e cassa integrazione

 

Dal governo centrale non arriveranno altre risorse per il trasporto pubblico. Non si potrà fare conto sui 400 milioni di euro (di cui una quarantina destinati al Veneto) deliberati dalla Conferenza Stato-Regioni per il fondo Tpl nel dicembre scorso. L’ha ribadito l’assessore veneto ai trasporti Renato Chisso nel corso dell’incontro di oggi pomeriggio con i vertici di Confservizi Veneto, l’associazione regionale che rappresenta tutte le aziende del trasporto pubblico, e i rappresentanti delle sette Province e dei sette Comuni capoluogo.
Chisso ha fornito le cifre sulle effettive disponibilità del fondo: per il trasporto su gomma figurano a bilancio 244 milioni di euro (28 in meno rispetto all’esercizio 2010). In sede di assestamento l’esecutivo rimpinguerà il fondo con altri 10 milioni. Quindi il taglio effettivo si aggirerebbe sui 18 milioni di euro. L’assessore ha ribadito la necessità di procedere ad un aumento delle tariffe, in particolare per i turisti, e al taglio di linee non ottimali, ovvero quelle domenicali ed iperservite. La Regione fornirà linee di indirizzo su tagli ed aumenti del costo dei biglietti. Non viene escluso il ricorso allo stato di crisi per ottenere la cassa integrazione straordinaria.
“Siamo già nelle condizioni di richiedere lo stato di crisi – ha dichiarato il presidente di Confservizi Veneto Lamberto Toscani – perché può servire a ridurre l’entità dei tagli fino alla soglia del 5%. Le aziende stanno già sopportando aumenti indesiderati del 20% per il gasolio e del 30% per le assicurazioni. Trovandoci a marzo avremo comunque un taglio superiore al 10%, in quanto spalmato su nove mesi. Non basterà alle nostre associate il blocco del turn over. Gli ammortizzatori sociali ci consentiranno di non licenziare affrontando l’emergenza senza lotte sindacali”.
“Un taglio del 10% da ridurre con ulteriori contrazioni della spesa – ha aggiunto Valter Baruchello, presidente della commissione trasporti di Confservizi – diventa veramente impossibile senza azioni pesanti”.
Tutti gli amministratori comunali hanno chiesto alla Regione uno sforzo maggiore rispetto ai dieci milioni ipotizzati nel prossimo assestamento di bilancio. Non escludendo l’avvio di ulteriori iniziative a livello nazionale per recuperare altre risorse a vantaggio del trasporto pubblico locale. L’assessore Chisso ha rinviato ogni ulteriore ragionamento al tavolo tecnico, previsto per fine mese, in cui stabilire l’esatta ripartizione dei fondi tra le diverse aziende e definire in maniera calibrata gli aumenti di biglietti e abbonamenti.