Tangentopoli delle terme: ancora 4 arresti, in manette il vertice dell’ufficio tecnico del Comune e un imprenditore

 

A due settimane dall’arresto del neo eletto sindaco di Abano Terme Luca Claudio, attualmente ancora in carcere, nuovo blitz all’alba della Guardia di finanza di Padova che ha arrestato in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare quattro persone collegate all’amministrazione comunale. A quanto si apprende le custodie cautelari riguarderebberodue dipendenti attualmente in forza all’ufficio tecnico del Comune, un imprenditore e un professionista, indagati a vario titolo per corruzione e turbativa di gara. In corso anche numerose perquisizioni domiciliari e locali.
L’operazione odierna, che segue di pochi giorni gli arresti del 23 giugno scorso nelle città termali di Abano e Montegrotto Terme, ha portato alla luce gravi irregolarità nella gara d’appalto di recente aggiudicata dal Comune di Abano Terme (Padova), del valore di circa 2,8 milioni di euro, per lavori di riqualificazione ambientale di un’area già adibita a discarica di rifiuti.
I dettagli dell’operazione verranno forniti nel corso della mattinata.

 

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Aggiornamento ore 9:48

I nomi degli arrestati di stamattina sarebbero (in attesa di conferma ufficiale):

Maurizio Spadot, capo ufficio tecnico del Comune di Abano terme

Luciano Di Caro, ingegnere dipendente della Pistorello Spa, destinatario dell’obbligo di dimora a Padova

Guido Granuzzo, responsabile dell’ufficio viabilità e ambiente

Luciano Pistorello, già finito ai domiciliari due settimane fa

 

Aggiornamento delle 13:13

Ecco il comunicato stampa ufficiale diramato dal comando provinciale della Guardia di Fiannza di Padova
A poca distanza dall’operazione del 23 giugno scorso, che ha portato in carcere il Sindaco di Abano Terme, Luca CLAUDIO, per i reati di concussione, induzione indebita a dare o promettere utilità e corruzione, la Guardia di Finanza è ritornata nella cittadina termale per dare esecuzione ad una nuova ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP patavino a seguito di richiesta della Procura della Repubblica di Padova (Procuratore Capo, dott. Matteo STUCCILLI, e Sost. Proc. dott.ssa Federica BACCAGLINI), nei confronti di due pubblici ufficiali, un imprenditore ed un professionista, indagati a vario titolo per corruzione e turbativa di gara. Eseguite anche 11 perquisizioni domiciliari e locali.

Questa volta le indagini del Gruppo di Padova delle Fiamme Gialle hanno acceso il faro sulla gara d’appalto del valore di circa 2,8 milioni di euro (importo finanziato dalla Regione Veneto), per lavori di riqualificazione ambientale di un’area di proprietà del Comune di Abano Terme (località Giarre), già adibita a discarica rifiuti. Appalto assegnato il 30 maggio 2016 alla PISTORELLO S.p.a., il cui titolare Luciano PISTORELLO (classe ’63), già coinvolto nell’operazione del 23 giugno, è stato raggiunto da una nuova misura di custodia cautelare, questa volta in carcere, per turbativa di gara e corruzione.

In carcere, con le medesime accuse, è finito anche l’Arch. Maurizio SPADOT (classe ’53), “braccio destro” del Sindaco CLAUDIO, Presidente della commissione di gara nonché dirigente, fino al 22.06.2016, dell’Ufficio Tecnico del Comune di Abano Terme che, al fine di affidare la gara alla PISTORELLO S.p.a., in violazione delle regole di trasparenza ed imparzialità, ha accettato da Luciano PISTORELLO la promessa dell’acquisto dell’abitazione dello stesso SPADOT, già oggetto di pignoramento immobiliare a causa del mancato pagamento delle rate del mutuo e, comunque, la promessa di un altro appartamento nel caso in cui il primo acquisto non fosse andato a buon fine.

Coinvolti nell’operazione illecita anche Guido GRANUZZO (classe ’55), dipendente dell’Ufficio Tecnico del Comune di Abano Terme e responsabile unico del procedimento di gara (agli arresti domiciliari) e l’Ing. Luciano DI CARO (classe ’61), dipendente della PISTORELLO S.p.a., destinatario della misura dell’obbligo di dimora in Padova. Per i due l’accusa è solo di turbativa delle gara.
Il comportamento fraudolento posto in essere dai due pubblici ufficiali SPADOT e GRANUZZO, volto a favorire una tra le quattro società partecipanti al bando di gara, si è concretizzato nell’alterazione della documentazione e dei punteggi in favore della PISTORELLO S.p.a., riferendo ovvero concordando con il tecnico della medesima (DI CARO) le valutazioni tecniche effettuate dalla Commissione di gara, nonché nell’apertura o comunque nella manipolazione delle buste contenenti l’offerta economica.
Il nuovo episodio delittuoso scoperto conferma l’esistenza di un sistema di alterazione del regolare meccanismo di selezione del contraente e di corruttela nella gestione delle gare d’appalto e degli affidamenti diretti da parte del Comune di Abano Terme.
Nell’ambito delle indagini è emersa anche la necessità del PISTORELLO di smaltire 3.000 tonnellate di amianto, procedendo in parte nel rispetto delle normative vigenti e in parte macinando il materiale per poi riutilizzarlo in qualche cantiere.