Ticket al pronto soccorso: 20 euro da sabato. Anche con una scheggia nell’occhio

 

Molte richieste di chiarimento, qualche mugugno e alcune  persone che parlanodi retroattività del ticket sanitario. C’erano una ventina di persone in fila allo sportello per il pagamento del balzello sanitario introdotto anche a Padova dopo che la Giunta del Veneto, nonostante quanto annunciato dal Governatore Zaia, sono previsti 10 euro di addizionale per i pazienti che si rivolgono al pronto soccorso per prestazioni considerate non urgenti.  “Io sono arrivato al pronto soccorso alle 3 di notte di due settimane fa – racconta Alberto B., 34 anni residente a Padova – dopo che ero stato visto dalla guardia medica il pomeriggio precedente, con una diagnosi di otite acuta. Nonostante avessi un dolore pazzesco alla testa e febbre a 38 mi vedo costretto a pagare 49 euro, di cui 10 perchè non ero un caso urgente. Eppure non mi sono inventato il dolore. Ebbene, mi devo anche ritenere fortunato dato che se mi avessero visitato all’introduzione del ticket il balzello sarebbe stato di 10 euro in più”. Stessa “consolazione” di un altro paziente, Andrea G., in pronto soccorso con una scheggia in un occhio, medicato due settimane fa ed ora con 54 euro da pagare.
“Anche a me hanno detto che dovevo pagare perchè la mia prestazione non era urgente – spiega l’operaio impiegato in una azienda di servizi alla telefonia mobile – mi viene da ridere quando sento parlare di introduzione dei ticket. La verità è che ci sono già da tempo, e sono solo stati raddoppiati. Qualcuno dovrebbe spiegarmi cosa dovevo fare? Togliermi da solo la scheggia dall’occhio?”.
Fortunato Rao, direttore dell’Ulss 16 di Padova mette in guardia circa una magagna informatica alle casse automatiche dell’ospedale di Padova.
“Il sistema automatizzato informatico non era ancora stato adeguato tra sabato e oggi – spiega il direttore Rao -, quindi le persone che hanno pagato alla cassa automatica riceveranno una lettera informativa con la richiesta degli altri 10 euro. Per quanto riguarda le autocertificazion, raccomandiamo ai cittadini di dire la verità: vengono tutte controllate con l’ufficio entrate e quindi chi si autocertifica con un reddito inferiore ai 29mila euro rischia una denuncia penale per falso”.
Accessi al pronto soccorso dell’ospedale civile di Padova leggermente in calo rispetto allo scorso anno, ma è presto per dire se si tratti di un effetto ticket o delle temperature tutto sommato meno calde di 12 mesi fa quando sulle statistiche pesavano i ricoveri di persone anziane in difficoltà con l’afa.