Tra i ricercatori in rivolta contro la Gelmini anche un ex professionista del volley

 

Una ottantina di ricercatori dell’università di Padova hanno ‘invaso’ la zona pedonale di fronte a palazzo del Bo, sede del Rettorato illustrando con pannelli e poster le ricerche in atto. L’iniziativa si inserisce all’interno delle mobilitazioni contro il progetto di riforma varato dal ministro Gelmini. Tra questi anche Leonardo Morsut, 28 anni, fino ad un paio di anni fa giocatore profesionista di pallavolo in serie A. Morsut guadagnava 10mila euro al mese. Adesso è ricercatore di biotecnologie mediche. A chi gli chiede se è pentito della scelta fatta risponde con un seccon “no, ho semplicemente sostituito una grande passione con un’altra più utile a me ed agli altri. I soldi non ono tutto nella vita”, senza aggiungere altro.
”Ci occupiamo della ricerca sullo sviluppo precoce degli embrioni – spiega Morsut – queta riforma non mi piace. Per i ricercatori e per l’università in generale è già difficile lavorare in queste condizioni, tagliare ulteriormente i fondi significherebbe far morire gli atenei”.