Un anno (di slogan) è passato, quali risultati può vantare il “sindaco di tutti”?

 

Un anno passa in fretta e così già da 365 giorni il primo cittadino di Padova è Massimo Bitonci. Proviamo a fare un bilanco di un anno di amministrazione? Due sono le realizzazioni che mi vengono in mente di primo acchito: l’apertura dei bar delle piazze oltre la mezzanotte, per la gioia dei residenti del centro storico che hanno votato in massa per Bitonci sindaco al ballottaggio, e la riduzione dello 0,1 per cento dell’addizionale comunale Irpef, che porta ad un risparmio di tassazione per un reddito medio di circa 28 euro l’anno. (Riduzione che per altro non ha riguardato parecchi neo assessori, in area di no tax se non addirittura di povertà, prima dell’elezione in Giunta comunale)

Opere all’orizzonte: il “fagiolo” di piazzale Stanga e forse, il parcheggio all’ex Prandina. A scorrere le cronache di Padova si contano otto annunci a riguardo nel corso degli ultimi dodici mesi. L’assessore Maurizio Saia aveva annunciato che avrebbe realizzato il parcheggio addirittura in una settimana. Per carità aveva anche annunciato che avrebbe reso Padova sicura nel giro di 100 giorni. Poi invece è rimasto, a canticchiare “boron boron”. Nel frattempo non so quanti tra coloro che lo hanno sostenuto siano ancora convinti di aver fatto fare un affare alla città, vedremo tra quattro anni. Come vedremo tra quattro anni come farà l’attuale sindaco a spiegare ai residenti della zona ospedali che sul “nuovo su vecchio” stava scherzando. Dopo aver fatto migrare idealmente il nuovo ospedale in area Cus ora Bitonci lo ha parcheggiato sempre idealmente in zona San Lazzaro. Peccato che l’area, che per inciso è sulla groppa dei bilanci di un paio di banche che l’hanno iscritta a bilancio a valori pre-crisi e pre-fallimenti vari, sia tagliata in due da una bretella stradale costata alcuni milioni di euro e fondamentale per snellire il traffico di Padova est. Tagliamo la bretella? Soppalchiamo? E con i consigli comunali che, secondo la legge, dovrebbero esprimersi sulla variazione urbanistica intercomunale come la mettiamo? Che fine ha fatto il nuovo centro congressi in fiera che doveva fun zionare anche da auditorium? Gli 80 milioni di euro per il tram di Padova se ne sono andati. Alla Guizza è stato tolto un centinaio di metri di cordolo e realizzata una rotatoria ad usum farmaciae. E i vigili di condominio (sic) dove sono? La sicurezza? La Padova al massimo, il degrado via da qui? Slogan buoni tra quattro anni ed intanto degli assessori in Giunta (sarò distratto io per carità) non mi rimane impressa una singola iniziativa in questo anno, a parte le nostalgie dell’assessore Buffoni per il ventennio che fu. C’è un altro anno a disposizione sindaco Bitonci per provare a mettere in moto un progetto, una delle tante iniziative di cui questa città ha bisogno, e poi a dicembre del 2016 saremo già a metà mandato. Per quella data l’emergenza profughi, se Dio vuole, sarà terminata, o almeno metabolizzata da Padova e dai suoi cittadini. Ed allora cosa si racconterà ai padovani? Buon lavoro sindaco ed assessori, ne avete tanto da fare, oltre agli slogan su ebola, crocifissi, quote per padovani doc negli asili sempre più vuoti e cancellazione dei progetti precedenti, vi rimarrà qualcosa di utile da esprimere per questa città oltre al fagiolo della Stanga ed all’ospedale mobile?

 

Alberto Gottardo