Un ponte tra Padova e la Romania per prevenire reati contro il patrimonio

 

La Romania arriva in soccorso dell’Italia sul fronte della sicurezza. Succede a Padova, dove nelle ultime settimane sono aumentati i casi di microcriminalità e ‘spaccate’ ai danni di negozi che spesso – lo dicono le indagini delle forze dell’ordine – hanno visto protagonisti malviventi di origine romena. L’accordo non c’è ancora, ma domenica il sindaco reggente di Padova, Ivo Rossi, ha avuto un primo incontro con l’ambasciatrice della Romania in Italia e con il console generale a Trieste, per l’avvio di “una collaborazione indispensabile” per intensificare azioni di intelligence e repressione dei reati predatori sul territorio padovano.

“Avremo un incontro entro una decina di giorni – ha aggiunto Rossi – per passare alla fase operativa: l’obiettivo è quello di far arrivare a Padova funzionari del consolato e poliziotti romeni che aiutino quelli italiani nelle attività di intelligence finalizzate alla repressione in particolare di accattonaggio molesto e spaccate nei negozi”. Rossi ha aggiunto di aver già illustrato al Prefetto e al Questore di Padova le idee scaturite dall’incontro con l’ambasciatrice e con il console.
“Credo che un rafforzamento dei rapporti tra le autorità romene e quelle locali – ha concluso – darà soluzioni di livello europeo ad un problema che oltre a Padova, riguarda le altre grandi città del Nord Italia. E’ un modo per garantire una maggiore sicurezza e magari un giorno, con le modalità previste dalle norme, far scontare ai criminali comunitari attratti dalla ricchezza delle nostre città, le pene nel loro paese. (ansa)