Letture su carità e poveri per l’ultimo saluto a don Luigi Mazzucato, padre del Cuamm, salutato dal vescovo e da tanto calore umano

 

Una folla silenziosa ha salutato nel Duomo di Padova per l’ultima volta ddon Luigi Mazzucato, sacerdote tra i fondatori del Cuamm – Medici con l’africa, la onlus che da oltre sessant’anni aiuta gli ultimi del mondo. In apertura della cerimonia è stata data lettura del messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella che ha inviato al Direttore di “Medici con l’Africa – Cuamm”, don Dante Carraro, il seguente messaggio:
«Sono rimasto profondamente addolorato dalla scomparsa di don Luigi Mazzuccato che, per quasi un sessantennio, è stato l’animatore, instancabile e appassionato, di “Medici con l’Africa – Cuamm”, dedicandosi totalmente alla cura e al servizio dei poveri, degli ammalati e dei sofferenti in terre lontane e in luoghi dimenticati. Ma don Mazzuccato è stato anche un grande educatore, una guida spirituale e morale per numerose generazioni di italiani, credenti e non credenti, che gli riconoscevano carisma, lucidità, passione civile.
Don Mazzuccato è stato un grande italiano che ha speso la sua intera vita per i valori di solidarietà, pace e giustizia sociale. La sua morte lascia un grande vuoto all’interno del Cuamm e nel mondo del volontariato. La sua opera costituisce un patrimonio non solo per chi voglia seguire la sua strada, ma per l’Italia intera.
Le rinnovo, a lei e a tutto il Cuamm, espressioni di sincero cordoglio».
Tra le prime fila esponenti politici del presente e del passato della città, tra i primi l’ex ministro Carlo Fracanzani ed, ad esempio il rettore Rosario Rizzuto. Il Comune rappresentato solo dalla presidente del consiglio comunale Pietrogrande e da due vigili urbani con il gonfalone della città.
Le letture scelte per la celebrazione sono state il vangelo di Matteo nel passaggio in cui Gesù dice “ero straniero e mi avete accolto, ho avuto fame e mi avete dato da mangiare …” e la lettera di San Paolo ai Corinzi, incentrata sulla centralità della Carità nella vita cristiana. Nella sua omelia il vescovo Claudio ha ricordato la vita di don Luigi Mazzucato.
“La parola di Dio ha illuminato la sua vita ma anche come la sua vita ci permette di comprendere meglio la parola di Dio – ha detto il padre vescovo – Don Luigi ha interpretato una fusione tra la sua vita e la parola di Dio.
Questa fusione si vede nella cura per l’altro, l’amore vissuto da don Luigi con scelte e con azioni, con priorità l’amore per il povero per l’ammalato, per lo straniero, è parola di Dio. Ha aperto l’orizzonte dell’amore al mondo. La nostra chiesa, la nostra città, il nostro Paese, attraversano momenti individualistici: ascoltiamo la vita di don Luigi”.
All’uscita dalla cattedrale la bara di don Luigi è stata salutata con un lunghissimo applauso.
Scelta dallo stesso don Luigi la semplicità della celebrazione: una bara più che disadorna, solo una rosa bianca sopra il cofano ligneo e pochissimi fiori in chiesa. Ma quante opere di bene nella vita di questo gigante, andatosene a 88 anni dopo una vita vissuta nella pienezza della carità.

Alberto Gottardo