Via San Francesco pedonale, c’e’ chi fa festa e chi protesta

 

Biciclette sì, o biciclette no? Da una parte Ivo Rossi, che questa mattina ha festeggiato brindando con Legambiente la pedonalizzazione di via san Francesco. Dall’altra esponenti della Lega nord e oppositori a palazzo Moroni pronti a cavalcari i mugugni dei residenti che iniziano già a farsi sentire. Già Enrico Toffano, presidente del Petrarca rugby, schiumava rabbia stamattina a palazzo Moroni, chiedendo ai cronisti: “chi devo insultare per la chiusura di via san Francesco?”. Ed a nulla è valso l’invito di andare in bici, che aiuta anche a bruciare i grassi.

“Via San Francesco è la strada più trafficata dalle biciclette – spiega Ivo Rossi in questo video (clicca per vedere il filmato da youtube) -, ne passano tremila al giorno. L’obiettivo dell’Amministrazione era quello di mettere in sicurezza i ciclisti e l’unica soluzione possibile era quella di rendere pedonabile la via creando uno spazio proprio per le due ruote, consentendo l’accesso solo alle auto dei residenti”.

La nuova area pedonale istituita dall’Amministrazione nel tratto compreso tra via Galilei e via Santa Sofia, rientra nell’ambito degli interventi di riqualificazione Ma, si sa, specie all’inizio commercianti e residenti non vedono di buon occhio le zone pedonali. E così arriva già prima della fine dell’inaugurazione della zona pedonale il comunicato nelle redazioni dell’esponente della Lega Nord Pierfilippo Pavanini che riportiamo integralmente.

“La pedonalizzazione totale di via San Francesco, inaugurata dal vicesindaco Ivo Rossi, rappresenta un’ulteriore tappa dell’eutanasia del centro storico operata dalla Giunta. Come già accaduto per via Altinate, anche in via San Francesco e nelle strade limitrofe, il divieto di transito delle auto sancisce la morte delle attività commerciali e favorisce il proliferare della piccola criminalità, oltre ad aumentare l’inquinamento: percorsi più lunghi e tortuosi costringono le auto di residenti e pendolari a trascorrere più tempo sui mezzi a motore, generando maggiori emissioni nell’aria di una città fra le più inquinate d’Italia”.

Queste le dichiarazioni di Pierfilippo Pavanini, vicepresidente della sezione cittadina della Lega Nord e consigliere del Quartiere Centro.

“Ai residenti la chiusura al traffico non piace. L’istituzione di percorsi misti ciclo-pedonali, va a scapito dei pedoni stessi, che subiscono la presenza dei velocipedi tanto sulla carreggiata quanto sui marciapiedi. Padova ha altri problemi e altre priorità: chi la vuole trasformare in un circuito per biciclette, investendo migliaia di euro di denaro pubblico nella realizzazione di piste ciclabili, dimostra di non avere il polso della città. A cosa serve, per esempio, la pista ciclabile che si sta realizzando in via Annibale da Bassano, dove, come riferito dai titolari di diverse attività commerciali, le criticità non riguardano certo la mancanza di percorsi per le biciclette, ma l’insicurezza e il degrado? A cosa servono varchi e zone pedonali in centro, se non ad isolare ancora di più le piazze dal resto della città, a vantaggio di chi vuole delinquere?”