2010 dai grandi numeri per la Guardia di finanza di Padova

 

Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Padova presenta il bilancio dell’attività istituzionale conclusa nel 2010 e volta a tutelare la sicurezza economico-finanziaria nel comprensorio territoriale euganeo.
Le Fiamme Gialle operanti nella provincia patavina, nell’ambito delle funzioni di salvaguardia delle entrate del bilancio dello Stato, delle Regioni, degli Enti locali e dell’Unione europea, hanno eseguito complessivamente nell’anno 2010 1.489 verifiche fiscali individuando imponibili non dichiarati e costi non deducibili per 304 milioni di euro; constatando violazioni all’I.V.A. per oltre 172 milioni di euro e smascherando 88 evasori totali. Sono 94 i milioni di euro di base imponibile recuperata, con la constatazione di violazioni all’Iva per 94 milioni di euro.
Si tratta per lo più di operatori nel settore dell’edilizia e del suo indotto, agenti di commercio, commercianti di bestiame e circoli privati, che hanno evitato scrupolosamente di pagare le imposte.
Il “bottino” dell’azione di contrasto per stanare gli evasori oltre confine ammonta a 148.603.687  di euro.
Emblematico, poi, il caso di una società italiana, operante nel settore della telefonia, che per sfuggire all’Erario ha trasferito fittiziamente l’attività in Spagna, intestandola ad un soggetto compiacente iberico.
“L’azione non si arresta qui – spiega il comandante provinciale della Guardia di finanza colonnello Ivano Maccani – Sono in corso numerosi filoni investigativi e nel 2011 resterà alta l’attenzione sui cosiddetti “paradisi fiscali”. Per garantire un efficace contrasto all’evasione internazionale la strategia è ben definita: intensificazione dell’attività di intelligence, dell’analisi del rischio e del controllo del territorio”.
Sul fronte del lavoro nero la Guardia di Finanza di Padova nell’esecuzione di 45 interventi che hanno portato all’individuazione di 507 posizioni irregolari, di cui 410 lavoratori irregolari e 97 totalmente in “nero”.
Nel settore della contraffazione di marchi e pirateria fonografica, audiovisiva e informatica – attività attraverso le quali si alterano le regole del mercato con una concorrenza sleale, alimentando il lavoro nero e l’evasione fiscale – sono stati eseguiti 111 interventi, riscontrando 106 violazioni.
L’attività di contrasto, inoltre, ha consentito di sequestrare oltre 200milioni di pezzi di merce contraffatta o non rispondente agli standard di sicurezza tra cui 175.485 giocattoli, 307.233 capi e accessori nel settore moda, 26.384.590 materiale di consumo e 33.523 tra prodotti di elettronica, computer e altro materiale nel settore dell’informatica e della multimedialità.