Da 62 anni volontario della Croce Verde: l’incredibile storia di Silvio Michelon

 

Quando Silvio Michelon è entrato in Croce Verde aveva 24 anni, il sindaco di Padova era Cesare Crescente e un gelato costava 25 lire. Nei bar c’erano i juke box e si passava ancora in auto davanti a palazzo Moroni e palazzo del Bo. Il Padova calcio aveva già visto partire per Milano il paròn Nereo Rocco, ma chiudeva comunque un onesto campionato di serie B, battendo in Coppa Italia niente meno che l’Inter con una magistrale prestazione del panzer tedesco Rudolf Kölbl.
E da quell’anno è cambiato il mondo a Padova, ma c’è sempre stata una costante: ogni 20 del mese Silvio Michelon è entrato nella sede della Croce Verde in divisa da volontario per regalare alla sua città un impegno di 12 ore.
“Silvio Michelon, 86 anni, rappresenta la quintessenza del volontariato – sottolineano all’unisono Egidio Bassan ed Andrea Gobbo, rispettivamente Presidente di Croce Verde e caposquadra del 20 (la squadra in servizio dalle ore 19 del 20 di ogni mese fino alle ore 7
del mattino seguente) – e per questo motivo è stato premiato la notte del 20 gennaio, quando lui presta servizio, su indicazione unanime del Consiglio Direttivo, con una targa che riporta la seguente motivazione: “Pietra miliare, punto di riferimento affidabile e costante per tutti i
militi volontari”.
Michelon, classe 1937, geometra di professione, è entrato in Croce Verde a 24 anni quando la sede della Pia Opera era ancora in via Cesare Battisti e nel corso dei suoi 62 anni di volontariato si è “speso” su vari fronti: ha militato nelle squadre del 5 e del 20, diventando nel tempo caposquadra di quest’ultima; è stato membro della Commissione Esecutiva per più mandati; fondatore del club sportivo biancoscudato Croce Verde; storico biografo della vita sociale dell’Ente; ha seguito anche i lavori di ampliamento dell’auditorium nella sede di via Nazareth; è stato nominato nel 2014 Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana per il suo impegno sociale; fino a novembre 2023 è stato impegnato nel trasporto di provette e sacche di sangue, nonché di tamponi, mentre attualmente svolge, quotidianamente, servizi di segreteria.
“Silvio Michelon – rivela Andrea Gobbo – è sempre stato un gran motivatore ed è riuscito nell’impresa di farmi iscrivere a Croce Verde quando avevo 16 anni, a farmi innamorare degli ideali, a prendere servizio appena maggiorenne ed ora, 32 anni dopo e con 5 mandati come caposquadra del 20, ad abbracciare sempre più la causa comune, invitando amici e parenti ad ingrossare le fila della Pia Opera. Anche suo nipote Pietro di 20 anni sta frequentando il corso allievi e, a breve, dopo quasi 3 mesi di lezioni teoriche e pratiche, il centinaio di “nuove leve” comincerà a muovere i primi passi, sperando che più di qualcuno possa calcare le stesse orme di Silvio!”.
“La passione che ha animato il collega ed amico Silvio, vera “memoria storica” dell’Ente – puntualizza Egidio Bassan – mi auguro possa essere presa come fulgido esempio da tutti i 1.300 volontari che costituiscono, assieme ai circa 100 dipendenti, l’asse portante della
Croce Verde”.