Permuta al Basso Isonzo tra Comune e Despar. Francesca Gislon: “Basta supermercati”

 
Fino a un paio d’anni fa al Basso Isonzo l’Alta Vita Ira, istituzione emanazione diretta del Comune di Padova, quella che per intenderci gestisce le case di riposo ed i centri per anziani, era proprietaria di alcuni campi su cui c’era sopra una piccola cubatura residenziale. All’asta arriva Aspiag, società fondata anni fa da Marino Puggina nel cui consiglio di amministrazione Sergio Giordani ed altri suoi familiari hanno sempre avuto un peso notevole (Giordani ne esce quando diventa presidente dell’Interporto di Padova).
Aspiag non ha mai fatto investimenti in campi agricoli o in palazzine residenziali. Evidentemente era interessata a quella cubatura e magari meglio a Padova Est che in mezzo ai campi. Comprata grosso modo 100 euro a metro cubo più vicina a Tencarola che a Padova, quella cubatura pagata 4 milioni di euro, vale almeno tre volte tanto in zona Padova Est.
Risultato: pago 4 milioni di euro unarea in zona Padova/Selvazzano, mi ritrovo una valorizzazione supplettiva ad essere prudente di 10 milioni di euro in zona Padova est. Con la possibilità di fare un bel Despar. Agh, il Comune avesse partecipato ad una delle tre precedenti aste andate deserte si sarebbe “autocomprato” l’area per 1 milione e mezzo di euro. E magari avrebbe anche potuto in convenzione con Ater fare dell’edilizia resindenziale convenzionata per le famiglie di Padova. Ma cpon i se e con i ma non si fa la storia, magari si fanno dei buoni affari, questo sì.
Se ci sono delle imprecisioni chiedo a Sergio Giordani o ai licenziatari del marchio Despar di mandare eventuali rettifiche a [email protected]
Una domanda signor sindaco, a leggere le sue dichiarazioni “Non ci sarà nessun ampliamento a Padova Est” non le viene da ridere pensando agli 11mila metri quadrati in più di commerciale a proprio là,  signor sindaco rilegga l’articolo. Magari si è sbagliato il giornalista. Il titolo recita “Basso Isonzo, Giordani Assicura: “Non ci saranno supermercati. Nessuna concessione ad Aspiag , neppure ampliamenti per l’area di Padova Est”. Chissà come si sentono i consiglieri che hanno dovuto ingoiare quel rospo.
Come si fa a dire e fare cose diverse da un anno all’altro?Nota del redattore: Chiarisco per eventuali delucidazioni: chi scrive è Alberto Gottardo, a parte 1200 punti tribù sulla app di fidelizzazione, da Despar non ho mai preso un euro. Non so se tutte le persone coinvolte in questa vicenda possono dire altrettanto. Non appartengo a nessun partito, nè tanto meno a quello di “Falce e carrello”. In questa campagna elettorale sto dando una mano ad una candidata coraggiosa, si chiama Francesca Gislon. Mi pareva giusto sottolineare questo mio impegno, preso certamente molto più con il cuore che con il portafoglio, il mio, da sempre, piuttosto vuoto. Anche quando ho fatto il portavoce per il sindaco, non mi sono certamente arricchito. Altri sono stati più fortunati o più furbi di me.Sulla vicenda, nel silenzio totale di Ascom e Confesercenti, si esprime la candidata sindaca Francesca Gislon. Questo il comunicato della candidata:
“C’è una fretta maledetta dietro la votazione di ieri in Consiglio comunale  -scrive Francesca Gislon – Quel supermercato che di fatto raddoppia a Padova est  in cambio di qualche metro cubo di residenziale in meno  ai confini con Selvazzano doveva essere messo in salvo. Da chi? Che fretta c’era? Perché non si sono sentiti in commissione, ad esempio, i rappresentanti delle categorie economiche? Ascom e Confesercenti cosa dicono di quei 24mila metri quadrati in più di superficie di vendita? Con la contrazione dei consumi in atto cosa succederà ai piccoli negozianti concorrenti? Ha vinto la 33esima consigliera, la signora Fretta, che non dà mai buoni esiti.Il silenzio di molti, è l’amara conclusione della vicenda Despar/Basso Isonzo con un nuovo supermercato, il più grande della zona di Padova est,  barattato per un’area che già apparteneva al Comune, attraverso Altavita Ira. È una pagina triste per il commercio padovano e per una città in cui la ricchezza si sta concentrando sempre di più in mano di pochi. È ora di dire due parole semplici: basta supermercati. Saremo gli unici ad avere questo coraggio? Pazienza  almeno avremo salvato la dignità di una politica che non è solo far carriera”.Alberto Gottardo
cittadino padovano particolarmente deluso da questa amministrazione comunale uscente, e sì che li avevo anche votatiP.S.: Ogni volta che penso alla vicenda supermercati, alle permute di una campagnetta in zona Voltabarozzo per le palazzine con affaccio sulla Cappella degli Scrovegni, alla spartizione dei 700mila euro di promozione di Urbs Picta, al palazzo sul terreno dell’Interporto bloccato dallantimafia e poi adesso celebrato come un grande successo di rinascita della zona industriale senza industrie dentro, ed altre vicende piccole e grandi degli ultimi cinque anni, mi viene in mente questa canzone di Vasco Rossi. Anche all’epoca c’era una guerra in corso. “Voi abili a tenere sempre un piede qua e uno là/ avrete un avvenire certo in questo mondo qua/ però la dignità dove l’avete persa/ e se per sopravvivere, qualunque porcheria, lasciate che succeda e dite non è colpa mia” canta Vasco Rossi. Buon ascolto (alla fine canta una band di Sarajevo allepoca sotto assedio)