A scuola di sicurezza con le truffe in scena: l’ultima frontiera della prevenzione a Padova

 

Il teatro è l’ultima arma messa in campo dalla polizia e dall’amministrazione comunale di Padova per prevenire le truffe ai danni degli anziani. Si chiama infatti “Fermiamo i ladri dei sogni con il teatro” il ciclo di conferenze con rappresentazione teatrale delle più comuni tecniche di truffa presentato oggi dal questore Vincenzo Montemagno in questura a Padova. Il primo incontro si terrà martedì 30 maggio alle 17 nel centro civico di via Varese, messo a disposizione dall’amministrazione comunale di Padova che è partner dell’iniziativa. “Da tempo – spiega il questore Montemagno – a Padova come in varie città d’Italia alcuni truffatori hanno preso di mira in particolare le persone anziane, introducendosi nelle abitazioni delle persone prese di mira e con scuse variegate riescono a rubare denaro e gioielli. A volte si spacciano per controllori del gas, in altre occasioni come fornitori telecamere e sistemi di allarme. Occorre mettere in guardia la cittadinanza e così abbiamo pensato a delle rappresentazioni teatrali, in maniera da far vivere attraverso la finzione scenica, quello che potrebbe accadere e spiegare ai pensionati quali sono le contromisure più adeguate”.

Recentemente gli uomini della squadra volanti sono riusciti ad individuare una truffatrice specializzata in razzie a casa di anziani, ma sebbene la donna fosse indiziata di una decina di furti, solo la metà dei derubati ha voluto sporgere denuncia nei confronti della nomade, arrestata dagli uomini della questura per un cumulo di pena relativo a furti avvenuti in provincia di Venezia.

Al progetto “Fermiamo i ladri dei sogni con il teatro” collaborano anche i Guardian angels che avranno il compito di spiegare i dettagli della campagna agli anziani. “Gli anziani non devono aprire la porta a chi si spaccia per un funzionario o un amico di famiglia alla ricerca di denaro – ha aggiunto il questore Montemagno – nel momento in cui si rubano gli oggetti di valore, non si commette un reato solamente contro il loro patrimonio: chi ruba a un anziano ruba qualcosa di più importante del valore materiale di una catenina o di un anello, viola la dignità e la tranquillità della sua esistenza”.

Il Comune di Padova assieme ai consigli di quartiere, ha sposato l’iniziativa del questore Montemagno, mettendo a disposizione le sale in cui si terranno le riunioni con gli anziani della città nel ciclo di sei incontri tra il 30 aprile e il 15 maggio.

“Vogliamo affiancare all’attività di repressione dei reati da parte delle forze dell’ordine – ha spiegato il vice sindaco di Padova Ivo Rossi – l’educazione alla sicurezza: esistono dei modi positivi di autotutelarsi e di rapportarsi con le forze dell’ordine che vanno imparati”.