Accuse false, archiviata l’indagine nei confronti di Zoppelletto e Magrini. Smentito Contin (che è rinviato a giudizio per appropriazione idebita)

 
Archiviati poichè la condotta dei baristi organizzatori della rassegna Il Naviglio si è tenuta dentro i confini della legge. Né minacce nè tantomeno diffamazione da parte dei baristi Matteo Magrini e Nicola Zoppelletto che si sono visti recapitare dall’ufficio del Giudice delle indagini preliminari l’assenso all’archiviazione già chiesta dal pubblico ministero che non aveva ravvisato nei confronti di Zoppelletto e Magrini alcunchè di illecito.

Ad accusare i due imprenditori era stato Federico Contin, un tempo organizzatore di eventi in città, che aveva imputato ai due baristi una condotta minacciosa nei confronti dei fornitori di bevande e di alcune band che avevano accampato la predilezione a continuare a lavorare con il gruppo del Naviglio.
Gruppo da cui Federico Contin (nella foto qui a fianco)era stato espulso per una presunta appropriazione indebita il cui merito è al vaglio del tribunale. Proprio Contin, accusatore nei confronti degli ormai ex colleghi, è infatti rinviato a giudizio per quel reato. Mentre gli accusati ora possono dedicarsi con ancora più impegno alla organizzazione della nuova edizione del Naviglio, le cui strutture sono in fase di montaggio lungo il Piovego in viale Colombo. A giorni gli organizzatori sveleranno la data d’inizio della kermesse che tradizionalmente anima il viale alberato nel mesi di aprile, maggio, giugno e luglio.

“Leggendo il dispositivo del giudice per le indagini preliminari appare in tutta evidenza che abbiamo sempre agito in buona fede e con la massima correttezza – spiegano Nicola Zoppelletto e Matteo Magrini – vedremo se tali doti potrà dimostrarle anche il signor Federico Contin, che a differenza nostra si è visto rinviare a giudizio ed ora è alla sbarra per rispondere di reati ben più gravi di quelli che imputava, falsamente, a noi. Il fatto che poi a Montegrotto costui non organizzi più nulla, mentre noi continuiamo a lavorare in zona Portello, spiega più di  mille arringhe difensive, dove stiano le condotte scorrette. Come direbbe un antico avvocato, verum ipsum factum: la verità sta nelle azioni e nei fatti, ancor prima che nelle parole”.