Al Musme arriva la performance “Affectus Animi”

 

Cosa significa essere umani in una realtà intrecciata profondamente con la macchina? In che termini la tecnologia influisce sulla nostra identità, sulla percezione di sé e del mondo, e sulla soggettività? E ancora, quale rapporto tra l’uomo e la macchina, le emozioni umane e l’intelligenza artificiale, ciò che è reale e ciò che invece è virtuale? Sono questi i temi indagati da “Puls-azioni”, progetto ideato da Teatro Popolare di Ricerca-Centro Universitario Teatrale (Tpr-Cut), che ne è il capofila, in partnership con Musme, il Museo di Storia della Medicina in Padova, e con Top-Teatri Off Padova.

Sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo nell’ambito del bando “Eventi culturali”, il progetto e la suggestiva performance conclusiva “Affectus Animi” coniugano scienza, teatro e linguaggio multimediale per favorire una fruizione museale innovativa.

Elemento centrale del progetto, un percorso che è stato una sorta di sperimentazione insieme sociale, culturale e artistica. In una prima fase, alcuni partecipanti volontari sono stati invitati alla visione di uno speciale contenuto multimediale creato appositamente sulla base di frequenze visive e sonore tese a stimolare reazioni a livello emotivo. Le “emozioni catturate” e le riflessioni emerse dalla loro analisi, elaborate in una scrittura drammaturgica, sono ora restituite al pubblico del museo attraverso la performance “Affectus Animi. Lo spettacolo è una specie di grande installazione audiovisiva che, attraverso l’interpretazione di un attore sul palco e l’intervento di un personaggio virtuale, porta in scena Isaac (l’essere umano) e Adam (la macchina) – un avatar realizzato con la collaborazione tecnica di QBGroup –, per raccontare due visioni filosofiche contrapposte e insieme complementari sui temi di indagine. Due aspetti di un pensiero proiettato in un futuro dalle molte incognite, del quale si esplora anche il ruolo possibile delle emozioni.

Lo spettacolo è in programma domenica 20 marzo alle 19.30, sabato 26 marzo alle 21.00 e domenica 27 marzo alle 19.30 presso il Musme di Padova (accesso da via San Francesco 94). Per info e prenotazioni: www.musme.it | 049 658767 | [email protected].

Ma “Puls-Azioni” è innovativo anche perché inverte i ruoli di pubblico e artista, come spiega Pierantonio Rizzato, presidente di Tpr-Cut, che ne l’ideatore e il responsabile: «Il progetto nasce anche dal desiderio di sperimentare nuove modalità di creazione artistica, in cui il lavoro del performer si adatta, in certo senso, alle reazioni del pubblico, cercando una sinergia, una empatia con le emozioni espresse da chi osserva l’atto o il prodotto artistico. Si capovolgono così i termini stessi del processo – continua Rizzato – e il pubblico da “mero” spettatore, diventa vero protagonista: non è l’artista a dettare le “regole del gioco” sulla base della propria interpretazione, stimolando la risata, il pianto, l’emozione…, ma è lo spettatore a indirizzare e a contribuire alla generazione dell’atto artistico».

Un progetto multidisciplinare che trova un suo punto di forza nella collaborazione di partner diversi: «Creare cultura e condividere esperienze con gruppi e associazioni del territorio – sottolinea infatti Gerardo Favaretto, presidente della Fondazione Musme – sono fra gli obiettivi che la Fondazione e il Musme hanno fra le loro priorità. Dare spazio, oggi, alle emozioni e alle relazioni, ci sembra particolarmente importante per ricordare quanto queste siano necessarie a ciò che auspichiamo sia più propriamente l’umano».

«Trovo molto stimolante il tema centrale del progetto e dello spettacolo conclusivo – afferma Mirella Cisotto, consigliere generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo –, perché mette a fuoco la paura profonda che l’umanità e l’uomo hanno verso la novità, ma nello specifico anche verso la tecnologia, che diventa sempre più raffinata e talvolta sembra travolgerci e raggiungere, o addirittura superare, quella che è l’essenza dell’essere umano, l’intelletto e l’anima». «Il bando, a cui fa riferimento il progetto – ha evidenziato ancora – era stato pubblicato nel 2020, anno della pandemia, a dimostrare come l’attenzione alla cultura non sia venuta meno da parte della Fondazione neppure nel pieno dell’emergenza pandemica».

La connessione tra fruizione museale e tecnologie innovative è da tempo al centro del Musme, come ricorda Luca Quareni, suo direttore operativo nonché fondatore di QBGroup: «Visitando il Museo della medicina si capisce molto bene quanto sia importante per noi il valore della tecnologia, non fine a sé stessa ma a supporto del reperto fisico, laddove sia a disposizione, con l’obiettivo di esaltarne le potenzialità e la narrazione; oppure, laddove non ci sia il reperto, per interagire con il pubblico e stimolare la sua partecipazione attiva alla visita. L’opportunità offerta dal progetto, inoltre, ci ha permesso di integrare questa “impronta” tecnologica in una performance artistica, dimostrando che la cultura non vive in compartimenti stagni ma è prima di tutto commistione e contaminazione».

La performance “Affectus Animi” è in programma domenica 20 marzo alle 19.30, sabato 26 marzo alle 21.00 e domenica 27 marzo alle 19.30 presso il Musme di Padova (accesso da via San Francesco 94). Biglietto intero: 10 euro (comprende la visita libera al museo nel weekend successivo all’evento). Per info e prenotazioni: www.musme.it | 049 658767 | [email protected].