Al MUSME Maurizio Rippa Bonati racconta la storia di Pietro d’Abano

 

I Notturni d’Arte martedì 31 luglio alle ore 20.50 fanno tappa al MUSME Museo di Storia della Medicina in via san Francesco 94, per una conversazione di Maurizio Rippa Bonati, docente di Storia della Medicina dell’Università di Padova, che, con il contributo del dott. Andrea Cozza, farà nuova luce sulla figura di Pietro d’Abano (Abano, c. 1250 – Padova, c. 1315), lo scienziato più rappresentativo del tempo, un erudito tanto famoso quanto scomodo, che subì ben tre processi dell’Inquisizione. Fu inoltre l’ispiratore del complesso progetto iconografico del ciclo affrescato da Giotto a Palazzo della Ragione tra 1315 e 1317, purtroppo perduto durante l’incendio del 1420, ma rifatto secondo l’impostazione originaria entro il 1440. A seguire visite guidate ad alcune sale del Museo.
La rassegna prodotta dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova e sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e dalla Cassa di Risparmio del Veneto-Gruppo Intesa-Sanpaolo, quest’anno porta il pubblico alla scoperta della Padova Urbs picta (città dipinta), candidata alla Lista del Patrimonio dell’Umanità con l’eccezionale gruppo di affreschi del ‘300, ancor oggi visibili in otto edifici: Cappella degli Scrovegni, Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo, Palazzo della Ragione, Battistero della Cattedrale, Cappella della Reggia Carrarese, Basilica del Santo, Oratorio di San Giorgio, Oratorio di San Michele.
Dopo aver concluso gli studi padovani in medicina, Pietro d’Abano soggiornò a Costantinopoli, dove apprese l’arabo e il greco, tanto che tradusse e commentò le opere di Averroè e Aristotele, dando avvio alla tradizione di studi aristotelici. Nel 1300 iniziò l’insegnamento all’Università di Parigi, dove attirò per la prima volta l’attenzione dell’Inquisizione per aver messo in dubbio l’esistenza dei demoni e la veridicità di alcuni miracoli, ma fu assolto. Professore all’Università di Padova dal 1306 o 1307, Pietro fu processato per la seconda volta e assolto; morì nel 1316, mentre un terzo processo era ancora in corso. A partire dal XVI secolo Pietro fu identificato come l’autore di diversi testi di magia, in realtà apocrifi, guadagnandosi la fama di potente negromante. Tra i suoi testi si trova l’Astrolabium planum al cui contenuto probabilmente ci si ispirò per le raffigurazioni a carattere astrologico del Palazzo della Ragione di Padova, uno dei maggiori monumenti di arte medievale europea. La conoscenza dei corpi celesti, sia da un punto di vista astronomico che astrologico era ritenuta indispensabile: il medico doveva necessariamente aver padronanza dell’astrologia, elevata da Pietro d’Abano al grado di vera e propria scienza, al fine di poter intervenire, nel momento più opportuno scandito ed indicato dagli astri, con la somministrazione di un determinato medicamento o con una stabilita terapia chirurgica.
Il Museo di Storia della Medicina racconta, coniugando storia e tecnologia, lo straordinario percorso della Medicina da disciplina antica a scienza moderna, con particolare attenzione alla storia della scuola medica padovana e ai suoi illustri esponenti.

Info:
Biglietti 8 euro, da acquistare la sera stessa sul posto previa prenotazione obbligatorio a [email protected], tel. 049.658767 da martedì a venerdì 14.30-19.00, weekend e festività 9.30 – 19.00