Alìsupermercati e Graphicsline aiutano il Cuamm a portare speranza in Sierra Leone

 

Il mare della provvidenza che sostiene il Cuamm Medici con l’Africa è fatto anche delle salviettine che Alì supermercati e Graphixline hanno proposto ai clienti degli storici punti vendita di Padova, abano e Rovigo. Risultato: 14.200 euro raccolti che diventano salute e speranza di vita in Sierra Leone. Dove c’era solo disperazione e addirittura anche l’ospedale chiuso a causa della paura dell’Ebola, che nella contea di port Loko. Una zona del paese africano colpita duramente dall’ebola, che in Sierra Leone ha mietuto oltre tremila vittime. “E’ angosciante pensare che per settimane lunico ospedale di Lunsar è rimasto chiuso – ha spiegato con la consueta semplicità don Dante Carraro, sacerdote e medico, anima del Cuamm – questo oltre a significare nessuna presenza medica per i malati di ebola ma anche, ad esempio per i circa tremila parti a rischio che è legittim o attendersi in una zona con questo tipo di popolazione”. Il presidio medico, gestito dall’ordine ospedaliero di San Giovanni di Dio, ha 151 posti letto. Una struttura che ha realizzato nel 2013 oltre 32mila visite e 2114 interventi chirurgici. a causa dell’epidemia tutto ciò rischiava di rimanere solo un ricordo del passato, ma grazie alla generosità dei padovani che hanno deciso di mettere nella busta della spesa anche una salviettina da un euro, l’ospedale riaprirà. Ad intervenire sul posto c’è già il primario vicentino del reparto di pronto soccorso Vincenzo Riboni. Un altro veneto, Paolo Brati, partirà a breve.
“Siamo soddisfatti – ha commentato Maurizio Miotto di Graphixline – e credo che in altri modi questo esperimento verrà riproposto”. Soddisfazione manifestata anche dal responsabile del settore finanziario di Alìsupermercati Marco Canella ringraziamo i nostri clienti per la generosità che hanno manifestato”. Una generosità esercitata 14200 volte, tante quante le vite che, solo nel reparto di maternità e neonatologia di un ospedale del genre, si salvano nel giro di due o tre mesi.

Alberto Gottardo