Nereo Tiso (Pd): “Quanto costano venti vigili in più?”

 

Riceviamo e pubblichiamo questa nota da parte del vice segretario cittadino del Pd Nereo Tiso, a commento dell’annuncio da parte dell’amministrazione comunale di 20 vigili urbani in più e dell’utilizzo in città anche di uomini delle agenzie di vigilanza privata.
Assumere 20 vigili è sempre una buona cosa in un comune come Padova: maggior sicurezza, più controllo del territorio, più tranquillità per i cittadini – afferma il vicesegretario PD, Nereo Tiso-. Fin qui niente di male perché la figura del vigile o Agente di polizia locale, è una figura che ha ancora un importante riconoscimento sul territorio. Nella nostra città però, i vigili o agenti di polizia locale, per volontà del sindaco, stanno assumendo delle responsabilità importanti molto più vicine a quelle delle forze dell’ordine, per legge deputate alla gestione dell’ordine pubblico, che a quelle di un corpo di supporto a polizia e carabinieri. Infatti, afferma Tiso, la Polizia locale ha la funzione di “…rimuovere le cause di disagio sociale” (DGR 4 del 4/6/2013, c)più che combatterne gli effetti che spetta, appunto, alle forze dell’ordine e in misura di supporto alla polizia locale. A questo punto, ci si chiede però, afferma Tiso, oltre ad andare ad ingrossare i corpo degli agenti, questo numero importante di agenti che arriveranno a Padova, con che tipo di contratto verranno assunti, se a tempo indeterminato o determinato e da dove arriveranno i fondi necessari per fa fronte al loro costo (800.000 euro all’anno?) . Credo che un chiarimento gli assessori al bilancio, al personale e alla sicurezza, dovrebbero fornirlo. E ancora, dice Tiso, visto che la legge Brunetta prevede l’assunzione di 2 persone ogni 10 dimissionarie, con quale criterio e in base a quale norma arrivino i nuovi agenti. Tra l’altro, e anche questo merita un chiarimento, è previsto che gli agenti siano di “norma” 1,20 ogni 1000 abitanti per le città capoluogo e quindi il nostro corpo di Agenti di polizia locale sarebbe al completo, almeno secondo quanto previsto da questa norma. Quindi? A questo si aggiunge il ricorso ad agenzia private di vigilanza per controllare il territorio. La norma regionale che regola il ricorso agli Istituti di vigilanza da parte dei Comuni (Dgr n.10 del 04/06/2013, art. 21), prevede per gli stessi funzioni temporanee di mera vigilanza, aggiuntive e non sostitutive a quelle svolte dalla polizia locale. E questi come verranno inquadrati? come verranno pagati? Da quale capitolo di bilancio verranno tolti i fondi? Forse dalle consulenze? Non vorrei che i roboanti e costanti proclami della solita coppia Bitonci-Saia, in nome della sicurezza che rimane un fantasma venduto a questo punto molto caro, non raccontino tutta la verità ai cittadini, andando a far pagare ai padovani la loro propaganda sulla blindatura della città (e di Palazzo Moroni) tagliando i servizi a chi sta peggio.