Bike sharing a Padova: Arturo Lorenzoni, vice sindaco, racconta la sua visione per questo servizio smart

 

«Una straordinaria esperienza in una città bella, serena e accogliente». Lucia Dalla Montà, preside della scuola italiana Cristoforo Colombo di Buenos Aires ha scritto al comune di Padova per ringraziare della visita alla città organizzata in collaborazione tra l’ufficio per la Mobilità Ciclabile del comune, la Polizia Locale, l’associazione Amici della Bicicletta e la Fondazione Antonino Caponnetto.

Settanta biciclette del servizio bike sharing padovano hanno permesso, grazie anche alla supervisione della Polizia Locale e alla guida degli studenti del Valle, di visitare Padova a “ritmo lento”: «L’idea della biciclettata è stata oltremodo gradita – scrive la preside – Ci ha permesso un contatto più vivo e vero con la città». La gita, avvenuta all’inizio di luglio, aveva dato adito a qualche polemica relativa all’efficienza del servizio di bike sharing, cui però la professoressa Dalla Montà non dà eccessivo peso: «Mancavano alcune biciclette perché qualche studente aveva detto di voler fare il percorso a piedi – continua la preside – Qualche bicicletta ha avuto dei problemi tecnici, dovuto però anche all’imperizia dei nostri studenti, che a Buenos Aires non sono abituati a muoversi in bici. Io ho consegnato la mia a uno studente solo perché lui aveva avuto problemi alla catena. Un ragazzo di colore quando mi ha visto in difficoltà si è offerto di darmi una mano. Tutto si è concluso bene e senza incidenti. Per i nostri studenti la tappa di Padova è stata quella più bella dell’intero viaggio. Speriamo tutti di poterci rivedere l’anno prossimo».

La bicicletta si conferma, anche dalle parole della professoressa Dalla Montà, un mezzo privilegiato non solo per alleggerire il traffico cittadino, ma anche per il turismo. In questo senso il bike sharing è uno strumento indispensabile: «Vogliamo assolutamente potenziare il bike sharing – spiega il vice sindaco Arturo Lorenzoni – Negli ultimi anni il sistema padovano non è stato adeguatamente valorizzato e incentivato. Stiamo studiano i migliori sistemi del mondo per rendere il bike sharing padovano efficiente ed innovativo. Il bike sharing è utile sia ai cittadini, per muoversi tutti i giorni in città, che per i turisti, che possono così avere a disposizione un mezzo che consente di apprezzare la città conoscendola nella sua essenza, allargando la possibilità di visita anche al di fuori degli itinerari più classici senza frenesia».

Attualmente le stazioni di bike sharing a Padova sono 28 che l’amministrazione punta di aumentare fino a cento. In particolare l’obiettivo è quello di aumentare la presenza nelle zone frequentate dagli studenti e in generale i giovani, ma anche nei pressi dell’Ospedale, diffondendo il in tutti i quartieri cittadini valutando anche l’opzione senza stalli. L’obiettivo è anche quello di rinforzare il rapporto con i comuni della cintura urbana per dare vita a un sistema integrato di trasporto sostenibile.