Bitonci contrario alla realizzazione del nuovo ospedale di Padova. “Ristrutturiamo il vecchio”

 

“Trovo decisamente scorretto che il trio Zorzato-Degani-Zanonato si ostini ad indire riunioni riservate a loro stessi, per cercare una soluzione in merito alla realizzazione del nuovo polo ospedaliero di Padova – che dovrebbe costare in project financing la bellezza di 1,7 miliardi di euro – senza coinvolgere minimamente nè l’assessore alla sanità Coletto, nè il Governatore Zaia. L’opinione della Lega Nord in merito al progetto lasciato sul tavolo quale ingombrante eredità dall’ex Presidente Galan, deve avere un ruolo determinante nelle scelte, dal momento che il Carroccio è il partito a cui la gente ha affidato il governo del territorio”.

Massimo Bitonci, Deputato della Lega Nord, all’indomani del summit svoltosi venerdì mattina a Palazzo Santo Stefano in merito alla realizzazione del nuovo ospedale della città del Santo, rivendica un ruolo determinante per il partito che rappresenta: “Il progetto che l’ex Governatore ha lanciato una manciata di ore prima di cedere la poltrona al nuovo Presidente, è totalmente irrealizzabile, perchè indebita la Regione togliendo la possibilità di sopravvivenza a tutti gli altri ospedali della Provincia, che nel tempo hanno maturato una qualità del servizio sanitario che si attesta su livelli di assoluta eccellenza. Non si comprende, a meno di inserirla in una logica prettamente immobiliarista, questa smania di buttare tutto il “vecchio”, anche se comprende opere appena realizzate, per privilegiare il nuovo e costosissimo polo ospedaliero, e tutto ciò senza coinvolgere ed interpellare il partito che ha maggior peso politico nel territorio. Sentendo dichiarazioni del tipo: “dobbiamo darci del tempo per analizzare la situazione…” rimango incredulo e stupefatto: qui forse qualcuno dimentica che il primo e più accreditato interlocutore da convocare per assumere una decisione che potrebbe ipotecare il futuro del Veneto, è proprio la Lega Nord attraverso il suoi esponenti più qualificati in tema di sanità e cioè Coletto e Zaia”.

“Molte voci, di autorevoli, stimati ed esperti addetti ai lavori si sono levate a difesa della ristrutturazione delle strutture esistenti, adeguandone accessi, viabilità e piano dei parcheggi, bocciando nettamente l’ipotesi della costruzione del nuovo ospedale, sostenendo come si potrebbero ottenere ottimi risultati con un importo ben inferiore a quello preventivato nel project financing. Tra costoro ricordiamo la posizione nettamente contraria del Sottosegretario alla Salute On. Francesca Martini, del Preside di Medicina e Chirurgia così come quella della maggior parte dei Primari degli ospedali di Padova e provincia”.

“Al di là delle strutture edilizie, è indispensabile mantenere alta la qualità del servizio sanitario offerto all’utenza, soprattutto quella che ruota intorno agli ospedali dislocati lontano dal capoluogo. Per privilegiare scelte immobiliariste che impongono la realizzazione del nuovo ospedale, si rischia di dover chiudere o comunque fortemente ridimensionare tutti gli ospedali per acuti della Provincia, con grave danno per l’enorme bacino di utenza che quotidianamente vi affluisce”.