Boxe: Divorzio tra Boschiero e Freo, il campione prepara l’Europeo superpiuma in Spagna

 

Divorzio doloroso tra Gino Freo, patron della boxe piovese e il suo figlio sportivo più talentuoso, Devis bum bum Boschiero. Che oggi farà armi e bagagli e si trasferirà in Spagna per preparare la conquista del titolo mondiale di categoria. Qui di seguito l’articolo scritto da Gianni Biasetto per il Mattino di Padova
Freo attacca Boschiero: «Sono stato io a non volerlo più»
«Non conduce una vita da pugile»

Il divorzio tra Gino Freo e il pugile Devis Boschiero, che ha deciso di effettuare la preparazione in vista del match per il campionato d’Europa dei superpiuma del 10 ottobre nel campo di allenamento di Malaga (Spagna), si porta dietro un mare di polemiche. Il maestro della Boxe Piovese tiene a far sapere che il pugile di Correzzola ultimamente conduceva una vita non consona a un atleta e che la misura era ormai colma. Boschiero va ripetendo che sentiva il bisogno di cambiare aria e non è detto che a favorire la rottura ci sia messo il suo manager che l’ha subito invitato ad allenarsi con gli altri suoi boxeur amministrati Di Rocco e Caccia nella palestra dell’Opi 2000 di Milano. Prima di trasferirlo a Malaga (la partenza di Boschiero per la Spagna è prevista per oggi) dove sarà seguito dal tecnico Franco Cherchi e dal preparatore atletico Joaquin Conejo Navarro. Lo stesso staff che segue Luca Giacon. Freo attacca: «Siamo stati noi che abbiamo chiuso le porte della palestra a Devis Boschiero. Il suo comportamento non era in linea con il codice etico che ci siamo dati e che anche lui, non più di tre mesi fa dopo alcuni incresciosi episodi successi in una bar della zona una sera che era un po’ alticcio, aveva sottoscritto per poter tornare ad allenarsi con noi. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la sua assenza non giustificata in piazza a Piove di Sacco la sera della festa della boxe, dove c’erano 5 mila persone ed era annunciato come ospite d’onore. L’ho interpretata come una mancanza di rispetto nei confronti della nostra società e dei tifosi». (segue sul Mattino di Padova)