Brunetti e Micalizzi lanciano la “ricetta” per aiutare gli anziani di Padova: volontari “care giver” e un corriere che consegna la spesa una volta la settimana

 

Due ex assessori accomunati da un progetto che dovrebbe portare al miglioramento della vita di due anziani fragili che si vedranno recpaitare a casa la spesa una volta la settimana da un corriere espresso.
Il tutto al costo di 44 euro ad anziano servito l’anno, con l’ulteriore contribuzione di 26 euro l’anno da parte dell’anziano.
A presentare il progetto Andrea Micalizzi, già titolare del verde e delle manutenzioni nelle giunte rette prima da Flavio Zanoanto e poi da Ivo Rossi ed Alessandra Brunetti, per un anno e mezzo assessore al sociale della Giunta di Massimo Bitonci.
Su 53mila over 65 che vivono a Padova il campione identificato come potenziale fruitore del servizio è di duemila persone.
Oltre al corriere di turno che suonerà al citofono e consegnerà i pacchi (non è ancora chiaro se sia prevista anche la consegna dei freschi), all’anziano dovrebbero relazionarsi anche dei volontari raccontati da Alessandra Brunetti con l’esotico nome di “care giver”, colui che dà attenzione, più o meno, in inglese.
Occorre, secondo l’ex assessore eletta nel 2014 nella lista civica di Massimo Bitonci con 230 preferenze, dare una “risposta efficiente ed efficace per garantire all’anziano una risposta fattiva, proficua”.
Secondo l’ex assessore comunale Andrea Micalizzi l’iniziativa sarà utile anche per generare entrata ai “negozi di vicinato e piccole attività di quartiere: l’amministrazione comunale può aiutare gli esercizi commerciali più in difficoltà a svolgere un ruolo sociale”.
Costo del servizio per il primo anno di esercizio: 88mila euro.
In realtà se venissero seguiti per tutto l’anno sarebbero 2000 anziani x 50 consegne l’anno per 2 euro a consegna = 200mila euro
“Ma si tratterà di una presa in carico temporanea – spiega Alessandra Brunetti – abbiamo usato un benchmark. Faccio un esempio: se l’anziano cade e si rompe il femore rimane a letto per un periodo”. In quel periodo gli suonerà il corriere una volta la settimana.

 

Qui di seguito la riflessione di Sergio Giordani sulle politiche sociali:
Padova deve essere una città amica degli anziani. Ne ho già parlato più volte in questa campagna elettorale. Ma di fronte alle criticità che ho trovato occupandomi di questo tema, a generiche promesse di intervento preferisco dire “faremo questo”. Faremo, perché il progetto che ho presentato questa mattina, la consegna della spesa e dei farmaci a domicilio per gli anziani che ne hanno più bisogno, è frutto di un lavoro collettivo della squadra che mi affianca. Abbiamo analizzato e risolto ogni aspetto di questo progetto: quanti anziani saranno coinvolti, come sarà organizzato concretamente, quanto costerà all’amministrazione. Abbiamo avuto un primo appoggio delle associazioni di categoria che vedono in questa iniziativa anche un importante sostegno ai negozi di quartiere. Gli anziani infatti riceveranno a casa la spesa dal loro abituale negozio sotto casa, mantenendo così le proprie abitudini e preferenze. Abbiamo analizzato l’organizzazione logistica ed abbiamo trovato imprese disponibili ed interessante a svolgere il lavoro di consegna. Infine abbiamo calcolato il costo che è certamente abbordabile per la nostra amministrazione. I dati di cui disponiamo stimano, in una prima fase pilota in circa 2000 gli anziani che potranno usufruire del servizio: considerando che il costo della consegna è di 2 euro il costo annuo per il Comune si aggirerà attorno agli 84.000 euro tenendo anche conto del contributo di appena 50 centesimi chiesto all’utente. Una cifra ragionevolee e infinitamente più bassa dei tagli che l’ex sindaco ha inferto al sociale. Per raggiungere questi anziani intervento riattiveremo il progetto Community Care, frutto di un protocollo tra Comune , Diocesi, Fondazione Cariparo, Centro Servizi Volontariato, OIC e Ulss 16, anch’esso abbandonato dalla amministrazione leghista: i volontari appositamente formati dal progetto sono infatti una preziosissima sentinella sul territorio, perché incontreranno e raccoglieranno le necessità non solo degli anziani già presi in carico dalle strutture assistenziali, ma soprattutto degli altri coinvolti in situazioni di difficoltà temporanee. Infine riprenderemo il fondamentale monitoraggio triennale degli over 70 che l’ex sindaco Bitonci ha bloccato nel 2013.Sono azioni concrete, non promesse o discorsi teorici, magari importanti ma che non risolvono i problemi della gente comune. Sono un primo tassello di una più ampia azione a sostegno del sociale. Renderemo la vita di tante persone fragili e anziane più facile e serena. Perché con noi si cambia.

 

A questo link l’ultimo studio statistico ragionato sulla composizione della popolazione di Padova: gli over 65 superano le 53mila unità