Calendario della Lega Nord: il punto di vista dell’assessore Maurizio Conte

 

Dall’asessore regionale Maurizio Conte riceviamo e pubblichiamo:
Mi trovo incredibilmente a dover  intervenire per difendere il gadget “Calendario della Befana 2011” realizzato dalla Provincia di Padova dalle artificiose accuse mosse persino dal segretario del Partito Democratico, Pierluigi Bersani.
L’indignazione che il Segretario dice di provare in merito al calendario, è in realtà quella che sento io nel constatare come una polemica sterile, nata da una mera strumentazione politica di un gadget ideato per i bambini, venga sfruttata anche dai più alti vertici di un partito.

Mi chiedo se Bersani abbia veramente visto il calendario, o se si sia invece limitato a seguire le polemiche scatenate da esponenti locali del suo partito, senza leggere le dichiarazioni e i comunicati diffusi dalla Presidente della Provincia di Padova, Barbara Degani, e dall’Assessore alla Cultura e Identità Veneta, Leandro Comacchio, nei quali venivano spiegati, in dettaglio, le motivazioni e gli obiettivi che hanno dato origine al calendario.

Perché così anche il Segretario Bersani avrebbe realizzato che si trattava di un calendario/agendina pensato e creato ad hoc per bambini dai 4 ai 10 anni, e quindi fatto di disegni, giochi, filastrocche e racconti tradizionali; un insieme di pagine da colorare e personalizzare, dove le date sono state lasciate in bianco, e soltanto a lato di certi giorni dell’anno sono state inserite note dedicate proprio al mondo dei più piccoli, fatto di affetti (ecco allora segnalati la Festa della Mamma, del Papà, dei Nonni), e delle tradizioni locali, dalla sagra paesana al lunedì di Pasquetta, dal giovedì grasso al primo giorno di primavera, fino alla Festa del Santo Patrono, Marco Evangelista.

E’ stato ritenuto che non fosse compito di questo “calendarietto” segnalare tutte le festività nazionali, tra cui il 1 maggio o il 25 Aprile; pertanto, il sillogismo secondo il quale non scrivere specificatamente la dicitura “Festa della Liberazione” il 25 aprile (che quest’anno coincide anche con il Lunedì Santo) significhi cancellare momenti significativi della storia del nostro Paese, sovvertire i principi fondanti la nostra Costituzione, e addirittura, per citare lo stesso Bersani, “rinunciare all’impegno di essere italiano in una repubblica democratica”, è inaccettabile, e offende tanto il senso civico quanto l’intelligenza di tutti coloro che apprezzano e sostengono la distribuzione di questo calendario, nonché degli ideatori stessi.

La Provincia di Padova è ogni anno in prima linea per celebrare quelle ricorrenze che fanno da trama al tessuto storico, culturale e tradizionale del nostro Paese.

Come dichiara l’Assessore alla Cultura del Comune di Padova, Andrea Colasio, credo sia veramente utile a tutti smorzare le polemiche e non usare alcune tappe della nostra storia in chiave di lotta politica: la Provincia evidentemente rivendica il diritto di ricordare anche determinate festività e ricorrenze locali e identitarie, fatto questo che non può assolutamente implicare la volontà dell’Ente di dimenticare, ignorare o voler cancellare qualsiasi altra ricorrenza festeggiata a livello nazionale.

Maurizio Conte

Assessore Regionale Lega Nord