Calendario “leghistissimo”, bufera politica a Padova

 

Calendario troppo leghista per l’amministrazione di Solesino (clicca qui per leggere la notizia dal sito del Mattino di Padova) ed è subito bufera politica. Qui la posizione dell’assessore regionale all’ambiente Maurizio Conte che riceviamo e pubblichiamo.
“Con il calendario della Befana promosso dall’Assessorato provinciale all’Identità Veneta non si sono fatti aspettare gli strali politici strumentalizzanti come quello del Sindaco di Solesino o di uno dei Consiglieri Regionali patavini del PD che urlano per un attacco leghista alla Costituzione o perché si cerca una identità culturale basata sull’ignoranza di politici e cittadini. “E’ offensivo, limitativo e miope questo attacco – commenta l’Assessore Regionale della Lega Nord Maurizio Conte – in pieno allineamento con lo stile politico del partito di Bersani. Questo calendario mira alla promozione territoriale della nostra Provincia, alla pubblicizzazione di manifestazioni locali, ed ha una funzione propedeutica ed educativa, difatti è rivolto proprio ai più piccoli, per una conoscenza della storia e della tradizione Veneta  grazie a testi e ad una grafica  adatti al mondo dei bambini. La festa “Del Popolo Veneto” che cade il 25 marzo (data della storica fondazione di Venezia)  è una ricorrenza sancita dalla Legge Regionale 8 del 2007 che ha lo scopo di favorire la conoscenza della storia della nostra Regione e di valorizzarne il patrimonio originale linguistico nonché illustrarne i valori culturali, di costume e di civismo. Per quanto riguarda poi la festa di San Marco, all’interno di un calendario promosso dall’Assessorato all’Identità Veneta, ha di certo priorità sulla festa della liberazione. Per il primo maggio poi in Veneto dovrebbe esserci un almanacco che riporta la festa del lavoratore tutti i santi giorni. Siamo alle solite quindi – conclude l’Assessore Veneto Conte – le sterili  bordate che provengono dalla sinistra cercano di minare il senso di appartenenza ad un popolo e l’operato della Lega Nord, ma facendo così otterranno l’esclusivo indebolimento delle loro tesi di “nazionalismo a tutti i costi”.