Dolci della Befana: i pasticceri padovani sempre più fantasiosi con la “vecia”

 

Che la befana si andasse a rifornire anche in pasticceria lo si sapeva, ma forse non tutti sanno che è stato addirittura creato anche un dolce a sua immagine e somiglianza.
«Sono molti  i pasticcieri padovani a proporre l’ormai tradizionale dolce creato per il giorno dell’Epifania chiamato ‘striga’ o ‘vecia’ o semplicemente ‘befanona’» spiega Federica Luni Antonini, Presidente del Gruppo Pasticcieri Padovani e vice Presidente APPE (Associazione Provinciale Pubblici Esercizi) di Padova.
«Si tratta – prosegue – di un delizioso dolce di pasta frolla dalla forma artistica di una befana,  ricoperto di cioccolato e guarnito con glassa di zucchero colorata, praline, caramelle e cioccolatini: una vera delizia per grandi e piccini!»
Oltre alla ‘striga’ che riempirà i banchi della maggior parte delle pasticcerie della città di Padova, nelle vetrine delle pasticcerie più tradizionali fa capolino anche la “pinza”, un tipico dolce del Veneto, povero ma completo. «La ricetta varia da località a località – continua Federica Luni Antonini – ma se ne possono delineare le caratteristiche generali. Gli ingredienti sono semplici, tipici della tradizione contadina: farina bianca, farina gialla, lievito, zucchero, uova, uva passa, mele, fichi essiccati, frutta secca. Questo dolce tipico della cultura contadina veniva consumato soprattutto durante le festività di inizio anno come per l’epifania in occasione del “panevin” (falò per bruciare la “vecia”)».