Capodanno a Padova. San Silvestro per tutti i gusti

 

La cena del San Silvestro 2017 (o capodanno 2018 a seconda di come la si voglia vedere) in centro storico per il Capodanno di Padova da tradizione è al Gancino di piazza Duomo, con la proposta del menù a 60 euro tutto compreso. Clicca qui per approfondire il menù e prenotare
Secondo l’Ascom di Padova rischia di essere un Capodanno difficile da festeggiare al caldo per i ritardatari: racconta infatti Patrizio Bertin:
Come a Natale, per il cenone di San Silvestro nei ristoranti padovani, soprattutto di quelli dei Colli, si profila il “tutto esaurito”.
“Più di qualcuno – spiega Giorgio Borin, presidente dei “Ristorantori Padovani” dell’Ascom – ha già indicato sul proprio sito internet “Grazie, ma siamo al completo” a dimostrazione che le belle sensazioni registrate una settimana fa, trovano pieno riscontro anche per la festa del passaggio dal vecchio al nuovo anno”.
Anche in questo caso, estremamente variegata l’offerta, così come appare molto diversificato il quadro dei prezzi.
“La soglia d’ingresso dei 50 euro – hanno analizzato all’Ascom – ben difficilmente viene abbassata, mentre si può andare tranquillamente anche oltre i 100 euro nei locali più rinomati dove il pesce svolgerà un ruolo di primo piano”.
In verità l’offerta è vastissima e alla tradizionale cucina padovana, dove le carni della corte hanno sempre un posto di rilievo, si affiancano filetti e fese ma, come si diceva, anche riso ai frutti di mare, rombo in crosta di nocciole, salmone fumè norvegese, capesante, moscardini al tegame e via di questo passo senza tralasciare i più tradizionali lenticchie e zampone, magari serviti ad un’ora intermedia tra i botti di fine anno e l’alba di quello nuovo.
“Saranno almeno 4 padovani su 10 – commenta il presidente dell’Ascom, Patrizio Bertin – quelli che la notte di San Silvestro la passeranno in un locale pubblico, con un leggero aumento rispetto allo scorso anno a dimostrazione che un certo clima di fiducia sta facendo breccia anche in quelle famiglie che, appartenendo alla fascia del reddito fisso, in questi ultimi anni avevano dovuto rinunciare ad uno dei riti ai quali siamo tradizionalmente più affezionati”.