Casa Pound manifesta davanti alla sede Safilo di Padova

 

‘’Miopia industriale, disastro occupazionale’’. Questo lo striscione che campeggiava stamattina davanti alla sede Safilo di Padova, dove Blu (Blocco Lavoratori Unitario), il sindacato di CasaPound Italia, ha tenuto un presidio contro i mille licenziamenti annunciati dall’azienda dopo il mancato rinnovo della fornitura Armani.

‘’Ci chiediamo – si legge nel volantino diffuso davanti alla fabbrica – perché l’azienda non avesse previsto un piano di ammortizzatori per fare fronte all’eventuale mancato rinnovo di un contratto in scadenza, come mai un’impresa che conta migliaia di dipendenti non abbia dei manager in grado di prevedere una perdita così consistente e se i lavoratori assunti all’inizio del contratto fossero stati informati di tale eventualità . Riteniamo sconcertante che Cgil, Cisl e Uil cadano dalle nuvole con dichiarazioni che suonano come un ‘non ce l’aspettavamo’’’.

‘’La soluzione che si va profilando è un accordo sugli ammortizzatori sociali che non risolve il problema – prosegue Blu – La cassa integrazione non può essere la panacea di tutti i mali. Chiediamo che venga data solo a seguito di un programma di reintegro di almeno la metà dei dipendenti a tempo pieno. Chiediamo quindi che Safilo presenti un progetto lavorativo serio e duraturo: solo in questo caso Regione e Stato si possono e si devono fare garanti. Portiamo oggi la nostra solidarietà ai lavoratori Safilo mettendoci a loro fianco in questo momento difficile. Le nostre proposte di risoluzione sono già state inviate in Regione all’attenzione dell’assessore Elena Donazzan, alla quale chiediamo appunto una posizione forte e non assistenzialista’’.