Cementi Zillo a Monselice brucia rifiuti? No, si chiama economia circolare e combustibile solido secondario non rifiuto

 

Il Gruppo Zillo sta portando avanti lo sviluppo di un importante piano di efficentamento ambientale e tecnologiconella Cementeria di Monselice S.p.A. Il piano prevede la parziale sostituzione di combustibili fossili per l’impianto di cottura del clinker (Pet-coke) con Combustibile Solido Secondario non rifiuto, allo scopo di migliorare le proprie performance ambientali in linea con le migliori prassi in uso nel Nord Europa e previste dalla normativa nazionale e UE.

Questo intervento non trasforma in alcun modo la natura dell’impianto, né prevede un aumento del carico operativo o un’alterazione del quadro emissivo attuale, ma apporta notevoli miglioramenti ambientali attestandosi qualeesempio virtuoso di economia circolare.

 

Da un lato l’iniziativa garantirà un recupero di competitività nei confronti delle cementerie italiane ed europee che già sostituiscono combustibile tradizionale con fonti alternative, rilanciando l’unico operatore del Nord-Est chiamato a sfidare grandi aziende concorrenti. Allo stesso tempo, l’intervento migliorerà l’impatto ambientale grazie all’utilizzo di un combustibile non di origine fossile in linea con le migliori prassi indicate per altro negli accordi COP 21 della Conferenza Mondiale sul Clima recepiti anche in questi giorni dalle più grandi potenze mondiali.

Per la realizzazione di questo progetto, tutt’ora al vaglio delle autorità competenti, è stato avviato l’iter autorizzativo previsto dalla normativa vigente, per la quale l’introduzione di nuovo combustibile rientra nel novero delle modifiche non sostanziali. In questo percorso l’azienda intende operare con la massima serietà ed efficienza per garantire la sicurezza e la salute dei cittadini, anche laddove fossero richiesti monitoraggi aggiuntivi o approfondimenti tecnici, informando al momento opportuno la comunità sull’avanzamento di un progetto importante per il territorio e per la competitività dell’azienda.

Sotto il profilo ambientale, l’adozione di Combustibile Solido Secondario consentirà un rilevante contenimento delle emissioni di CO2 con una conseguente riduzione dell’impatto ambientale. Innanzitutto l’adozione di CSS permetterà di utilizzare un combustibile controllato e di qualità proveniente dal territorio veneto e costituito da vari materiali di uso comune non più riciclabili che verranno virtuosamente reimmessi nel ciclo produttivo. Il prodotto che verrà utilizzato dalla cementeria di Monselice è un combustibile secondario “end of waste”, classificato come prodotto e non come rifiuto e quinti inserito nell’allegato X parte V del dlgs 152/06 annoverandolo tra i combustibili, e sarà conferito da società produttrici venete che approvvigionano materiale proveniente dal bacino di raccolta della regione Veneto. L’utilizzo di CSS imporrà all’impianto l’adozione di limiti di legge per le emissioni inquinanti ancora più stringenti. Inoltre le alte temperature (fino a 2000°) raggiunte dai forni da cemento garantiscono la completa distruzione anche di quei composti come le diossine, che invece rischiano di essere emesse da altri impianti come gli inceneritori (dati sperimentali dimostrano percentuali di abbattimento superiori che si avvicininano al 100%).

Per queste ragioni l’utilizzo di CSS non rifiuto in impianti come le cementerie rappresenta un’opzione di recupero energetico apprezzata anche dalla comunità ambientalista e scientifica più avveduta, proprio perché compatibile con uno scenario di aumento della raccolta differenziata, sviluppo di politiche di riciclo e prevenzione, riutilizzo dei residui a fine vita verso una riconversione più ecologica dei cicli industriali.

In coerenza con questa politica di sostenibilità, il Gruppo ha quindi in programma un piano di efficentamento energetico e tecnologico con rilevanti investimenti che miglioreranno ulteriormente la sicurezza e il valore delle attività produttive.

Al riguardo va comunque evidenziato che il sito di Monselice è già una realtà all’avanguardia sotto il profilo della minimizzazione dell’impatto ambientale e della sicurezza. Innanzitutto è l’unica cementeria italiana ad aver ottenuto la Registrazione EMAS, ad oggi l’attestato ambientale più avanzato secondo le normative comunitarie, rilasciato e controllato periodicamente dall’Ispra-Ministero dell’Ambiente. Una registrazione peraltro molto ambita che oggi solo 1769 aziende italiane e solo 54 aziende venete hanno potuto ottenere. La cementeria di Monselice è inoltre stata la prima in Europa ad istallare il catalizzatore Elex, un super filtro tra i più avanzati ancora oggi a livello mondiale. Si tratta di una tecnologia applicata di ultima generazione che ha ispirato gli stessi tecnici europei a sviluppare le vigenti BAT comunitarie per l’industria del cemento inserendo specificatamente il catalizzatore SCR tra le migliori tecnologie disponibili per l’abbattimento degli NOx. In aggiunta a questo lo stabilimento di Monselice è dotato di oltre 120 ulteriori dispositivi di abbattimento delle polveri la cui efficienza è continuamente monitorata.