Cestaro esonera Calori. Che tristezza per il Padova

 

Mai un anno con lo stesso allenatore dall’inizio alla fine del campionato. La sindrome Cestaro ha colpito anche Alessandro Calori, che paga per la sconfitta di Cittadella con l’esonero arrivato questa mattina. In una nota ufficiale Il Calcio Padova “informa che nella mattinata di oggi la Società ha sollevato dal suo incarico il responsabile tecnico della prima squadra Alessandro Calori. A Calori va il ringraziamento del Calcio Padova per la professionalità e l’impegno con cui ha svolto il suo ruolo. Oggi pomeriggio la seduta di allenamento della prima squadra verrà affidata al tecnico della Primavera Alessandro Dal Canto”.
Viene da chiedersi se sia sempre e solo colpa degli allenatori, o dei direttori sportivi (Foschi è accreditato dai bene informati di essere in procinto di trasferirsi all’Atalanta) o se i mali del Padova non siano altri. Secondo me se è vero che l’unica risorsa del Padova è Marcello Cestaro ed i milioni di euro che ogni anno brucia nell’infernale macchina della serie B, anche le responsabilità della gestione fallimentare dello scorso anno e di quest’anno sono da addebitare in primis al presidente. Possibile che non sia in grado di scegliersi gli uomini giusti per finalmente non dico vincere il campionato di serie B, ma avere almeno la soddisfazione di una stagione tranquilla, con lo stesso allenatore che magari rodato un gruppo un anno provi a fare il salto l’anno successivo? Calori va ad aggiungersi a Sabatini e Nello Di Costanzo nella lista degli stipendi da pagare. Solo Zamparini è riuscito a fare peggio. Ma almeno Zamparini poi a Palermo ha vinto la sua scommessa portando i rosanero alle soglie dell’Europa. Forse il Padova è destinato a fare la fine del Venezia. Quando Cestaro si stancherà di buttare via i soldi, dopo un deserto del genere, è difficile immaginare che qualcuno salvi la società dal fallimento. Ma solo cadendo ci si potrà rialzare. Quella di questi anni è una lunga agonia, fatta di continue delusioni: la promozione dalla C alla B, rocambolesca, non può purtroppo da sola consolare.

Alberto Gottardo