CGIL: Susanna Camusso domani a Padova contro illegalita’ e sfruttamento dei lavoratori

 

altContrasto allo sfruttamento ed all’illegalità saranno il tema centrale dell’iniziativa di domani, venerdì 7 novembre al Crowne Plaza di Padova con Susanna Camusso. “Ribadiremo la necessità di riunificare il mondo del lavoro e contrastare fenomeni di sfruttamento e di illegalità diffusa – scrive la Cgil di Padova in una nota, facendo anche un esempio concreto – Il titolare e amministratore di fatto di Alma Group, Natale Sartori, è stato arrestato con l’accusa di fronde per 31 milioni di euro, insieme ad altri suoi collaboratori e familiari”.
Fino a 5 anni fa Alma Group – continua la nota della CGIL – aveva diverse cooperative operanti in Veneto e a Padova. A livello provinciale i lavoratori erano tra i 300 e i 400, a livello regionale oltre 1000. Oggi nel territorio provinciale sono rimaste solo 2 cooperative, una opera per lo Zuccherifico di Pontelongo con 30 lavoratori, un’altra in zona industriale di Padova, nell’ambito della logistica dei farmaci, con una decine di lavoratori. Alma Group e arrivata in Veneto sull’onda della legge 142 del 2001 ed è uno dei protagonisti dell’industrializzazione della cooperazione.

“Siamo certi – hanno dichiarato Romeo Barutta (Segretario provinciale Filt Cgil), Andrea Gambillara (Segretario provinciale Flai Cigil), Christian Ferrari (Segretario provinciale Cgil Padova) – che la Magistratura andrà fino in fondo per fare chiarezza sulla gestione di Alma Group. In questi anni abbiamo contrastato dal punto di vista sindacale con tutti i mezzi a nostra disposizione Alma Group e la logica di questo tipo di cooperazione che opera l’unico scopo di accaparrarsi gli appalti al massimo ribasso, senza alcun valore, senza nessuno spirito solidale, scaricando sui soci lavoratori contraddizioni e rischi di impresa. Per quanto riguarda i lavoratori delle cooperative ancora presenti sul nostro territorio faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità per garantire il loro futuro occupazionale.

Quanto accaduto conferma l’assoluta necessità di intervenire per garantire legalità nelle esternalizzazioni, utilizzate sia dal pubblico che dal privato in maniera indiscriminata, producendo ulteriore frantumazione del mondo del lavoro, la violazione delle regole e dei diritti fondamentali dei lavoratori e rischi gravi di infiltrazione della criminalità organizzata che spesso in questi ambiti trova il modo di riciclare soldi sporchi”.