Chiudete i quartieri e nessuno li rimpiangera’: caspita che liberazione

 

La Giunta comunale oggi ha deliberato quella che con un po’ di fortuna potrebbe essere l’inizio della fine di un ente inutile: i presidenti di quartiere se vogliono continuare a svolgere la loro attività sono liberissimi di farlo. Ma gratis. Via lo stipendio di 2.208 euro (il doppio della paga di un operaio) per i capoquartiere. Credo che sia utile iniziare una riflessione sulla funzione dell’ente quartiere, quanto di più inutile sia mai stato concepito nell’architettura istituzionale cittadina. Serviva per erogare qualche contributo ad associazioni teatrali che mettono in scena spettacoli sfigati in teatrini di periferia semivuoti, proporre sensi unici che rendono i quartieri delle specie di labirinti (basti pensare alla follia di sensi vietati in zona Santissima Trinità) e poche altre iniziative tra cui l’indimenticabile il palio dei quartieri: una riedizione di giochi senza frontiere senza nemmeno Pancaldi a fare da arbitro. Spero da cittadino che lo svuotamento di qualsiasi valore economico della carica di presidente di quartiere serva a ripensare anche l’enorme patrimonio immobiliare sprecato in sedi territoriali del Comune dove non va mai nessuno, che costano però un sacco di denaro per manutenzioni, riscaldamento, utenze e pulizie. Chiudete pure metà degli uffici anagrafe, vedrete che la gente normale non li rimpiangerà: non c’è mai stata. E se qualcuno si straccerà le vesti sui quotidiani non potete sbagliarvi: è un consigliere di quartiere, nove volte su dieci la più bassa specie di uomo politico: servo della gleba del consigliere comunale di riferimento, tra i due c’è un rapporto di amore e odio. Amore da parte del consigliere comunale che poggia su una base di gregari della politica occupati a decidere su quale pista ciclabile o lampione far intervenire l’amministrazione comunale, odio da parte del consigliere di quartiere, condannato a vita a cassonetti da spostare, erba da far sfalciare e, quando vola alto, rete fognaria da far potenziare per mezzo del consiglierre comunale di riferimento di cui non riuscirà mai a prendere il posto. Il tutto con costi che però il Comune non può più permettersi. Si rassegnino, ci sono sempre i giochi di ruolo: possono diventare sindaci di FarmVille su Facebook, è gratis sia per loro che per i cittadini.

Alberto Gottardo