Ciao Andrea, se c’è un paradiso sono certo che sei lì

 

Chissà se esiste il paradiso. E chissà se c’è un angolo per i giornalisti. Certo non sarà molto affollato, data la categoria. Ma se c’è questo luogo delle anime certo quelli più pazienti e buoni di me, che passeranno il vaglio di San Pietro, potranno trovarci un giorno Andrea Moretto.
Me lo immagino al fianco di Gildo Fattori, che come lui aveva imparato a usare la voce in radio per entrare nella memoria e nel cuore dei tifosi e non uscirci più. Se chiudo gli occhi mi vengono in mente “reteeee” di Gildo e “Varricchiooooo, l’aironeeee” di Andrea con quell’inconfondibile erre arrotondata e quella passione mai eccessiva, ma certo vivida, che traspirava dalle sue telecronache. chissà che risate si faranno Andrea, Gildo e Furio Stella che immagino al fianco del collega Paolo Donà a darsi di gomito al vedere le vicende terrene da lassù.
Se c’è una tribuna per questi angeli io credo che i loro posti siano lì. E chissà quanto scuotono la testa a vederci piangere. So Andrea che la morte ti ha trovato alla fine di una giornata felice in famiglia, nella terra che amavi. Scusami se trovo che sia una ingiustizia salutarti così, senza forse aver mai avuto il tempo di dirti che ti ho sempre considerato una bella persona. Ciao amico mio e grazie per avermi regalato tante domeniche di sana e genuina follia.

Alberto Gottardo