Da Toldo a Del Piero: i più forti giocatori nati (o cresciuti) a Padova

 

C’era una volta un calcio molto diverso da quello attuale. Se oggi, infatti, le partite si giocano quasi tutti i giorni con il calendario “spezzatino” e sono seguibili in diversi modi, tra cui lo streaming disponibile sulle smart TV e su alcune app scommesse, una volta si aspettava la domenica pomeriggio per seguirle tutte insieme, ci si attaccava ai racconti dei tifosi, alle radioline e ai secondi tempi visibili sulle reti statali. Inoltre, le realtà che oggigiorno, solitamente, giocano in Serie C o Serie B, erano saldamente nel massimo campionato e davano i natali o gli esordi a grandi campioni. Una di queste è certamente Padova.

Toldo, Bigon, Maniero, Del Piero. Ma anche nomi meno conosciuti, come quello di Luca Rossettini. Sono solo alcuni dei campioni o degli sportivi che hanno vestito la gloriosa maglia biancoscudata nel corso di oltre un secolo di storia. Nati nella città di Palladio, nell’immediata provincia o semplicemente cresciuti nelle file del Padova, com’è successo al Pinturicchio, portano in alto il blasone della comunità patavina e dello storico club fondato per la prima volta nel 1910. 

Luca Rossettini, ed esempio, è l’attuale tecnico della primavera biancoscudata. Per lui, di Noventa Padovana, una carriera nel calcio che conta 44 presenze al Padova in C, 108 a Siena tra B e A, 96 a Cagliari in A, e 26 a Lecce tra B e A. Nel 2023 ha strappato la salvezza al primo tentativo nel campionato Primavera 2, dopo tante stagioni disputate sui campi minori della Berretti. Una stagione che, peraltro, ha segnato anche la valorizzazione di numerosi talenti in biancorosso. Il merito è anche di Luca. Fra tutti è il nome meno conosciuto. Per gli altri, invece, è pura memorabilia.

Il primo nome che ha fatto la storia è quello di Albertino Bigon: il fantasista gentile del Milan della stella. Campione d’Italia con la Primavera del Padova, nel 1971 trova la maglia con cui giocherà per un decennio: quella del Milan. Alla corte di Rocco e Liedholm diventa il centrocampista offensivo con licenza del gol. In rossonero vince tre Coppe Italia, una Coppa delle Coppe e lo scudetto della stella. Da allenatore guida il Napoli di Maradona nel 1990 alla conquista del suo secondo scudetto: uno dei pochi a laurearsi campione d’Italia sia da calciatore, in Primavera e Serie A, che da allenatore. Mito.

Poi c’è Filippo Maniero, classe ‘72, ex attaccante di Padova, Milan, Parma, Sampdoria, Venezia, Brescia e Palermo. Nome di spicco del calcio Made in Italy anni ‘90. Uno di quei centravanti che profuma ancora di prima edizione del Fantacalcio di carta firmato Gazzetta. Cambia 15 club in 21 anni di carriera, e diventa compagno di squadra di alcuni dei mostri sacri del football tricolore come Baggio, Maldini e Mancini. Per lui 128 reti tra Serie A, Serie B e Coppa Italia. Il bomber di provincia di un calcio che sapeva emozionare agli albori delle prime pay-tv.

Nato a Padova nel ‘71, Francesco Toldo, oggi 52 anni, è un imprenditore nel settore delle costruzioni, ma per il mondo dello sport, e per tutti quelli che sentono il suo nome, resta esclusivamente l’ex portiere di Fiorentina e Inter, vicecampione d’Europa con la nazionale italiana nel 2000. Protagonista, sempre in quegli Europei, nella lotteria dei rigori contro gli Orange padroni di casa, Toldo è un almanacco di storie e aneddoti tutto da scoprire. Anche lui, orgoglio di Padova.

Chiudiamo con la stella del calcio mondiale, Alessandro del Piero. Raccontare la sua storia in pochissime righe, sarebbe non solo inutile e riduttivo. È persino degradante. Di lui, che sappiamo tutto e mai abbastanza, vogliamo ricordarlo agli esordi con la gloriosa maglia del Padova Calcio e poi sul tetto d’Europa e del mondo con la sua Juventus e con la Nazionale italiana.