Circoli chiusi all’una: la posizione dei giovani democratici di Padova

 

Sulla poemica della chiusura anticipata dei circoli di via Bernina dai giovani democratici di Padova riceviamo e pubblichiamo:
Dopo le misure restrittive – decise dall’Amministrazione – contro i locali di Via Bernina, si sono moltiplicate le proteste di molti giovani, per lo più studenti padovani e fuori sede. Padova deve buona parte della sua ricchezza proprio a chi di giorno studia e la sera lavora o riempie piazze e locali che diventano così luoghi di condivisione e socialità. A fine mese, poi, sborsa i soldi per l’affitto. Allo stesso tempo sono senza dubbio legittime le richieste dei residenti. La presenza di discoteche in alcune zone della città non è sostenibile per chi, come noi, ha a cuore le esigenze di tutti. E’ necessario trovare una soluzione in grado di guardare oltre le forme repressive. La discussione non può risolversi banalmente nella battaglia dei giovani contro i vecchi. Non può essere ridotta nemmeno a un problema di sicurezza. Non è forse più sicura una città viva e illuminata anche la sera? Così come un approccio moralistico non porta a fare molti passi in avanti.
E allora – se non si vuole perdere un’altra occasione – bisogna immaginare e costruire la città del futuro. Lo diciamo anche ai ragazzi: avanti le proposte. Noi abbiamo qualche idea che richiede un confronto aperto tra giovani, cittadini e amministrazione.
Bisogna individuare una zona della città, lontana dalle aree residenziali – come l’ex Foro Boario in corso Australia – e mettere il primo tassello per un progetto di “polo attrattivo giovanile” capace di generare investimenti di privati e soggetti interessati.
Per questa sfida è necessario concentrare le energie più dinamiche e fresche della città, strutturare una rete tra chi si occupa di musica, spettacolo, arte, vita notturna e connettere tra loro esperienze spesso isolate. Può diventare un’opportunità per rispondere anche a un’esigenza di lavoro. Gli ultimi dati sulla disoccupazione giovanile sono allarmanti.
Chi ci sta?
La storia del nostro paese lo insegna: dai comuni – nucleo identitario di comunità – partono le sfide per i più profondi cambiamenti culturali e sociali.
I giovani viaggiano. Ormai conoscono a memoria Berlino, Londra, Parigi. Per questo si arrabbiano quando da noi cultura e divertimento, per ragioni diverse, sono sempre la prima vittima sacrificale.
Padova è in grado di tenere il passo europeo? Le potenzialità ci sono. Questo è certo. E i giovani devono essere protagonisti, non semplici spettatori.

Giovani Democratici di Padova
www.giovanidemocraticipadova.com