Città della Speranza approva il bilancio consuntivo 2016: calano le entrate da lasciti testamentari, bene la raccolta fondi

 

L’assemblea generale dei soci della Fondazione Città della Speranza si è riunita oggi a Padova, all’Istituto di Ricerca Pediatrica, dov’è stato illustrato e approvato il bilancio 2016.
Lo scorso anno sono entrati nelle casse della Fondazione 4.918.597,09 euro. “Confrontato con l’importo raccolto nel 2015, che ammonta a 5.277.630,15, si potrebbe pensare che la raccolta sia peggiorata – spiega il presidente Franco Masello –. Non è così. L’unica differenza riguarda i lasciti testamentari, passati da 898.673,11 del 2015 a 54.926,75 del 2016. Per il resto, la raccolta è aumentata su tutte le voci legate alle manifestazioni del volontariato. In particolare sono aumentati i proventi legati al 5×1000, tali da aver fatto salire la Fondazione dal 22esimo al 20esimo posto a livello nazionale”.
Nella raccolta non sono contemplate le donazioni legate al “Progetto 100 x 100 x 3”, iniziativa volta a sensibilizzare il mondo imprenditoriale nel finanziamento alla ricerca: tali risorse sono destinate per competenza al 2017, a finanziamento di progetti che saranno banditi nel corso dell’anno per un valore di 800mila euro.
2.501.333,99 euro dei fondi raccolti nel 2016 sono stati devoluti ad attività di ricerca e per il funzionamento della Torre della ricerca, in particolare 700.000 euro sono stati conferiti alla diagnostica avanzata e 324.290 ad altri progetti di ricerca. 84.919 euro, invece, sono stati spesi per il completamento del corpo di collegamento Torre, dov’è stata spostata la direzione dell’Istituto. Ciò permetterà di affittare il mezzo piano prima occupato dalla Direzione IRP.
Nel ringraziare volontari e consiglieri per il servizio prestato, il presidente Masello ha anche sottolineato il valore del nuovo statuto IRP. “Cambio di statuto che porta ad un maggiore efficienza dopo i primi anni di attività di IRP, dividendo quella che è la gestione dell’immobile dalla parte scientifica – ha affermato –. Il cambio statuto è stato approvato da tutti i soci all’unanimità e prevede la nomina di un Cda, di un Amministratore delegato, di un Direttore Scientifico, di un Advisory bord e di una Commissione Scientifica formata da tutti gli operativi, esattamente come tutti i Centri di Ricerca di eccellenza. Per noi l’importante è pensare solo al motivo per cui stiamo lavorando: la salute dei nostri piccoli”.
A conclusione, l’assemblea ha votato all’unanimità l’ingresso di un nuovo componente nel Consiglio direttivo a seguito delle dimissioni di un altro membro sul finire del 2016. Il neoeletto è Clodovaldo Ruffato, 64 anni, di Santa Giustina in Colle (Padova).