Clandestini: un centinaio di spacciatori espulsi (per davvero) a Padova in due mesi

 

Novantatrè espulsi accompagnati al Cie più vicino, di cui dodici portati dai poliziotti tra Gorizia e Torino nelle ultime ore. Tutti o quasi spacciatori tunisini, il 20 per cento dotati di permesso di soggiorno umanitario rilasciato dal Governo a seguito dell’emergenza di primavera. Ora torneranno in patria. E’ il risultato del nuovo corso del questore Vincenzo Montemagno che ha ordinato dalla data del suo insediamento in media due blitz della polizia alla settimana nelle strade a maggiore rischio degrado della città. Una determinazione che piace anche a palazzo Moroni: “Oltre cento spacciatori e criminali affidati ai cie sono un numero straordinario – ha commentato ieri in una nota il vice sindaco Ivo Rossi – un risultato che testimonia il grande impegno delle forze dell’ordine per sconfiggere la criminalità. I dieci arresti di oggi confermano un lavoro eccezionale della Polizia di Stato e delle Forze dell’Ordine, che salutiamo con gratitudine perché mina in profondità la presunta impunità di chi delinque.
La lotta senza quartiere, promossa con particolare intensità nelle ultime settimane dal Questore di Padova agli spacciatori ed ai criminali, è un segnale confortante perché più delle parole dimostra quanto siano importanti le azioni e la sintonia fra le diverse istituzioni, unico antidoto alla sfiducia e alla rassegnazione”.
L’amministrazione comunale negli ultimi anni ha messo a disposizione mezzi e spazi ai poliziotti della questura, ricorda il vice sindaco nella nota. E continuerà a farlo: “Come ribadito in occasione della festa del corpo di Polizia Municipale – ricorda Rossi – la disponibilità alla collaborazione su questo fronte è totale, e siamo certi che il nuovo Governo fornirà tutti gli strumenti per continuare sulla strada giusta: più sicurezza ai cittadini padovani e contrasto efficace al degrado e alla delinquenza”.
Guarda il servizio di Chiara Gaiani per Antenna3 NordEst