Clausole vessatorie: la Camera di commercio di Padova da una mano ai consumatori

 

Rendere il mercato più trasparente e ottimizzare il grado di consapevolezza nei rapporti tra il consumatore e le aziende che vendono beni di consumo o erogano servizi.
E’ questo il principio ispiratore della nuova Guida “Contratti tra imprese e consumatori: le clausole da non firmare”, unica nel suo genere nel panorama delle Camere di commercio italiane, realizzata dalla Camera di Commercio di Padova per favorire il riconoscimento delle clausole vessatorie presenti nei contratti prestampati che vengono fatti firmare ai cittadini attraverso visite a domicilio o incontri organizzati ad hoc, e spesso “nascoste” fra le righe o redatte in formato micro, perciò illeggibili e soprattutto illegittime.
Tra i compiti delle Camere di commercio c’è infatti anche quello di promuovere forme di controllo sulla presenza di clausole inique inserite nei contratti prestampati.
L’ente padovano guidato dal presidente Roberto Furlan esercita questa vigilanza tramite la Commissione Controllo Clausole Vessatorie (denominata dal 2009 Commissione giuridica per la valutazione della correttezza delle pratiche commerciali) che, da 10 anni, esamina le segnalazioni di contratti inviate sia da privati sia da associazioni di tutela dei consumatori, e rilascia pareri motivati di vessatorietà delle clausole ritenute non legittime, perché comportano un forte squilibrio di diritti e obblighi a danno del consumatore. L’obiettivo della Commissione è quello di ottenere che le imprese modifichino le clausole vessatorie.
Nel corso degli anni la Commissione ha esaminato oltre 160 moduli contrattuali e questa pubblicazione raccoglie una selezione di pareri di vessatorietà che la Camera di Commercio rende disponibili in forma anonima per consentire a tutti gli interessati, sia consumatori sia imprenditori, di consultare le clausole che sono state ritenute vessatorie in concreto e per quale motivazione.
Per facilitare la comprensione, ogni parere è accompagnato da un commento contenente la spiegazione pratica delle ragioni che hanno indotto la Commissione a ritenere vessatoria la clausola.
Come sottolinea il presidente della Camera di Commercio di Padova, Roberto Furlan, <questo lavoro ha quindi un obiettivo pratico, ma non è l’unico che la Camera di Padova fornisce per rendere più consapevoli i rapporti tra il consumatore e l’azienda. Lo sportello della consulenza, i seminari informativi e numerosi opuscoli sono altri mezzi per stimolare corrette relazioni commerciali e rendere più trasparente il mercato>.
Per facilitare la consultazione del vademecum, al suo interno l’utente trova una tabella in cui sono elencate le pratiche suddivise per tipologia di contratto (vendita di beni di consumo e fornitura di servizi).
Inoltre, per ciascuna pratica viene indicato:
-il tipo di contratto esaminato;
-la tipologia di clausola sanzionata in ogni singolo parere;
-gli articoli del Codice del Consumo di cui la Commissione ha rilevato la violazione.

Nella Guida, che è possibile consultare e scaricare dal sito www.pd.camcom.it, viene messo in luce anche come si richiede la verifica della vessatorietà delle clausole contrattuali. Questa può essere richiesta dai consumatori, dalle associazioni di tutela dei consumatori e dalle imprese che intendano utilizzare un modulo contrattuale prestampato da far sottoscrivere ai consumatori.
La richiesta, con allegata la copia del contratto, va presentata allo Sportello per la Tutela del Mercato della Camera di Commercio di Padova (info: [email protected])