“Cosa succede se usciamo dall’euro”? La risposta in un convegno a Padova 6/12

 

EleMenti Liberali, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali “Marco Fanno” dell’Università di Padova, l’Istituto Bruno Leoni di Milano ed il Centro studi sulle Istituzioni Livio Paladin del prof. Mario Bertolissi, promuove la presentazione del libro “Cosa succede se usciamo dall’euro”, appena uscito per le edizioni di IBL Libri (https://bit.ly/2BpMPCh).

Tra piani A, piani B, minibot e pugni sul tavolo, pressoché tutti i partiti politici hanno caldeggiato, esorcizzato, pubblicamente negato e privatamente accarezzato l’ipotesi del ritorno a una moneta sovrana. Questo libro intende presentare le modalità, le conseguenze e i costi di tale prospettiva. I contributi raccolti – scritti da Carlo Amenta e Carlo Stagnaro, Sandro Brusco, Lorenzo Codogno e Giampaolo Galli, Natale D’Amico, Veronica De Romanis, Paolo Manasse, Tommaso Monacelli, Alberto Saravalle, Filippo Taddei – gettano luce sugli aspetti meno conosciuti e più critici: come dovrebbe avvenire l’uscita? Quali implicazioni avrebbe sulla partecipazione italiana al mercato interno? Chi ne trarrebbe vantaggio, e chi ne pagherebbe i costi? La risposta è che per il nostro paese l’uscita dall’euro sarebbe un disastro.

Alla presentazione parteciperanno il curatore dell’opera Carlo Stagnaro, Direttore del dipartimento di studi e ricerche dell’Istituto Bruno Leoni, il prof. Alberto Saravalle, che insegna Diritto dell’Unione europea all’Università di Padova e il prof. Lorenzo Forni, che insegna politica economica all’Università di Padova.

L’evento si terrà il 6 dicembre alle ore 17:00 presso la Sala convegni del Palazzo Monte di Pietà, fra Piazza Duomo 14 e Via Arco Vallaresso a Padova. La sala è messa cortesemente a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
L’ingresso è gratuito. La sala ha una capienza massima oltre la quale non potremo andare. Iscrivetevi su Eventbrite. Fino a 5 minuti prima dell’inizio daremo la precedenza agli iscritti, in ordine di arrivo, dopo di che lasceremo entrare anche chi non si fosse iscritto. Sempre nel rispetto della capienza massima della sala.