Crack Lehman: il Comune guida i padovani alla riscossione. Sirone: “Fiduciosi”

 

“Entro marzo pensiamo di avere un primo pronunciamento sulla causa relativa al crack Lehman, e siamo fiduciosi”. A dirlo il presidente di Aps finanziaria, la cassaforte del Comune di Padova che detiene nel proprio portafogli titoli dell’istituto finanziario fallito per un valore di carico che supera i quattro milioni di euro. Sirone ha incontrato in serata un centinaio di cittadini padovani a cui il Comune, attraverso il pool di legali che si sta occupando del contenzioso giudiziario, stanno dando assistenza. “Alla luce dello stato del contenzioso – spiega Sirone – si è suggerito ai risparmiatori di attendere l’esito della perizia disposta nel procedimento principale, in modo da poter verificare, prima di intraprendere azioni risarcitorie personali, se la rischiosità dell’investimento sarà (come si spera) confermata dagli esperti nominati dal Tribunale di Padova”.
Se la consulenza tecnica risulterà favorevole per il Comune, i privati potranno beneficiare dei risultati ottenuti in sede istruttoria, valutando l’avvio di iniziative individuali per il ristoro delle perdite subite.
Nel frattempo si è presentata ai risparmiatori l’opportunità di inviare alla banca intermediaria, agli eventuali promotori finanziari e al Consorzio PattiChiari una lettera di messa in mora, in modo da impedire il maturare di qualsiasi termine di prescrizione.
Nel corso della riunione gli avvocati hanno riferito ai risparmiatori la possibilità, da tenere a loro avviso in considerazione se i detentori si trovano nella necessità immediata di rientrare dell’investimento andato in fumo, di ricevere un prezzo corrispondente a circa il 20 per cento medio della somma investita inizialmente attraverso la cessione delle quote ad intermediari finanziari. Nel corso del procedimento fallimentare americano infatti sono stati attualmente presentati presso il tribunale fallimentare tre piani alternativi, che prevedono un tasso approssimativo di rimborso variabile tra il 16% (piano Goldman dell’aprile 2011), il 21,4% (piano Alvarez & Marsal del gennaio 2011) ed il 24% (piano Paulson del dicembre 2010).
“Allo stato attuale – spiega il presidente di Aps finanziaria Sirone – non è ancora possibile dire con esattezza quando verranno effettivamente corrisposti i primi rimborsi, essendo tuttora in corso alcuni contenziosi legali finalizzati a recuperare sostanze da destinarsi agli obbligazionisti e agli altri creditori dell’emittente Lehman Brothers. Noi comunque puntiamo a rivalerci direttamente nei confronti del consorzio Patti chiari e Cassa di Risparmio del Veneto che collocò presso la finanziaria l’ordine di acquisto dei titoli”.