Don Albino Bizzotto digiuna contro la base al Dal Molin

 

Dai Beati i costruttori di Pace riceviamo e pubblichiamo:
D’agosto può succedere di tutto. Possono passare senza alcuna
reazione le peggiori scelte dei governi. Possono continuare i lavori senza ferie per gli operai che stanno costruendo la nuova base al Dal Molin, mentre gli altri sono a casa, in ferie obbligatorie e prolungate a causa della crisi, se non licenziati. Ma d’agosto anche la pace può non andare in ferie. Abbiamo appena concluso “Pace in Bici”, l’impegno contro il nucleare collegando Ghedi e Aviano dentro la memoria di Hiroshima e Nagasaki, uscendone rinforzati nel rapporto con i movimenti per la pace e con le Amministrazioni locali. La costruzione della base al Dal Molin non può costituire problema soltanto per i vicentini che in questi anni con grande creatività, continuità e determinazione stanno lottando, chiedendo la nostra partecipazione. Ci riguarda tutti.

Per questo motivo parte mercoledì 19 agosto un digiuno a sola acqua, a tempo indeterminato di don Albino Bizzotto, proprio per condividere una responsabilità che è di tutti gli italiani.

I lavori alla base al Dal Molin fervono senza sosta. Il digiuno vuole porsi come presa di coscienza dell’impegno che dobbiamo sviluppare insieme, oltre Vicenza. Non vuole essere il protagonismo di una persona, ma l’invito a partecipare e a fare informazione. E’ un’azione che ha bisogno di solidarietà. Le forme potranno essere le più diverse e le più impreviste, tutte capaci di esprimere la nostra determinazione a non rinunciare all’obiettivo di fermare la costruzione di questa base, nata nell’illegalità, nella menzogna e in spregio della volontà e della partecipazione popolare.

Il luogo scelto sarà una roulotte all’incrocio tra Viale Del Verme e Viale Ferrarin a partire da mercoledì 19 agosto.