Due giocatori di calcio rinunciano alla vittoria per uno straordinario gesto di solidarietà: premitati dalla LND

 

Si è svolta quest’oggi nella sede del Comitato Regionale Veneto LND la premiazione di Fabio Caramel, difensore dell’FC Spinea (Promozione, girone C) e Marco Giacomini, portiere dell’AC Noventa (Promozione, girone D), entrambi protagonisti di un gesto esemplare nelle scorse settimane: i due atleti hanno, infatti, saltato la propria partita di campionato per recarsi in ospedale a donare il midollo osseo.

All’evento hanno preso parte il Presidente del Comitato Veneto LND Giuseppe Ruzza e tutto il Consiglio Direttivo, il Vicepresidente della LND per l’Area Nord Florio Zanon, il Coordinatore del Settore Giovanile e Scolastico Regionale Valter Bedin, il Presidente del CRA Veneto Dino Tommasi, i Presidenti delle due Società coinvolte, Mario Scopece (Spinea) e Adolfo Facchetti (Noventa), nonché i padri dei due ragazzi.

“L’incontro di oggi è stato uno dei momenti più belli della mia Presidenza – ha affermato il numero della LND Veneto, Giuseppe Ruzza –. Siamo orgogliosi di poter aprire una riunione del Consiglio Direttivo premiando questi due ragazzi eccezionali, umili, semplici, determinati. Parlare con dei giovani che hanno questi valori mi fa sperare in un futuro migliore per il nostro calcio. Un calcio che molto spesso viene bistrattato, ma che è ancora capace di trasmettere valori positivi. Il gesto compiuto da Fabio e Marco è uno ‘spot’ fantastico non solo per il Comitato Veneto, ma per tutto il movimento dilettantistico”.

“Ovviamente non ho chiamato io i giornalisti, ma non posso che essere contento della risonanza mediatica che ha avuto il mio gesto – ha spiegato Fabio Caramel –. Era importante far arrivare il messaggio che donare il midollo non è un’impresa impossibile, anzi, oggi si può fare in tutta sicurezza. La speranza è quella di sensibilizzare quante più persone possibili: più siamo a donare, più aumenta la probabilità di salvare vite”.

“Non voglio pubblicizzare me stesso, ma il gesto di donare – ha raccontato Marco Giacomini –. Si tratta di una procedura semplicissima e, diversamente da quello che si pensa, non è affatto pericolosa o dolorosa. Donando hai la possibilità di contribuire a salvare un’altra vita umana mettendo un piccolo ma fondamentale tassello nelle mani dei ricercatori e dei medici”.