Editoria: i vescovi chiudono i cordoni della borsa, Telechiara al capolinea

 

Dalla conferenza episcopale del Triveneto riceviamo e pubblichiamo:
E’ con dispiacere, e solo dopo un lungo esercizio di analisi e discernimento durato alcuni anni, che i Vescovi della Conferenza Episcopale Triveneto hanno constatato l’impossibilità di proseguire il sostegno alla ventennale esperienza di Telechiara. Come rappresentanti della proprietà, i Vescovi – insieme ai loro principali collaboratori – hanno accuratamente valutato l’attuale situazione e le prospettive dell’emittente in un contesto di ampie ed oggettive difficoltà che attraversano l’intero panorama editoriale nazionale.

Venute meno alcune consistenti forme di contributo, che ne avevano sin qui garantito la sopravvivenza, si sarebbe ora reso necessario un notevole investimento quinquennale – dell’ordine di oltre un milione di euro all’anno – totalmente a carico delle singole Diocesi del Triveneto che, con quote diverse, costituiscono la proprietà di Telechiara.

Pur nella consapevolezza del valore attuale e del carattere decisivo dei media e nell’impegno di trovare e sviluppare insieme altre vie di comunicazione anche attraverso le nuove tecnologie, in questi tempi di crisi non è parso più sostenibile un così ingente investimento.

I Vescovi presenti all’ultima riunione della Cet, all’unanimità, sono perciò giunti con rammarico alla decisione di non poter gravare le loro Diocesi di tale onere finanziario. La decisione è stata presa nei tempi richiesti dal Consiglio di Amministrazione dell’emittente che aveva la necessità e l’urgenza di conoscere, al più presto, la posizione della proprietà.

I Vescovi e le Diocesi del Triveneto ringraziano quanti, nei vari anni, hanno contribuito a quest’esperienza televisiva e confidano che si trovi presto un’adeguata soluzione professionale per il personale attualmente impegnato in Telechiara.