Evasione fiscale: finto povero faceva milioni con gli affitti ai clandestini

 

Si dichiarava nullatenente ma disponeva di oltre 6 milioni di euro di patrimonio tra immobili, titoli e contanti. Un ex autista di autobus è finito al centro di una ramificata indagine congiunta tra polizia, guardia di finanza e vigili urbani di Padova. A coordinare le indagini il sostituto procuratore Sergio Dini che oggi ha ottenuto dal gip tre decreti di perquisizione in altrettanti appartamenti del popoloso quartiere Arcella di Padova. Negli appartamenti dell’imprenditore degli affitti in nero i poliziotti della squadra mobile hanno trovato quindici immigrati tra cui alcuni clandestini con precedenti per spaccio di droga. Le stime della guardia di finanza attribuiscono al pensionato, che avrebbe coinvolto nell’affare di famiglia i figli intestando anche un appartamento ad una nipote minorenne, un reddito di 200mila euro in nero. I finanzieri hanno trovato una sorta di libro mastro della rete di 42 immobili nella disponibilità dell’anziano. Il pensionato residente a Limena, nella periferia ovest di Padova avrebbe richiesto negli ultimi anni più volte di essere ammesso a servizi riservati agli indigenti dal proprio comune di residenza. E’ indagato al momento per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e sfruttamento della prostituzione. La guardia di finanza sta procefendo a suo carico per evasione fiscale.