Federcontribuenti lancia l’allarme: bollette 300 euro in più al mese

 

In meno di 25 giorni abbiamo divorato tutti gli aiuti dati nel biennio 21/22. Il governo si è ripreso indietro tutto con gli interessi.  Federcontribuenti: “una spesa di 300 euro in più al mese a famiglia, 3.600 euro in più all’anno! Soglie ISEE sempre più basse per accedere ai bonus e famiglie al collasso. Bollette di gas e luce con accise di oltre 100 euro al mese, costo del pane più 2 euro, un pieno di benzina costa più del doppio. Le tasse comunali raddoppiano. Un imbroglio bello e buono che ci rovinerà per i prossimi 20 anni senza una correzione legislativa immediata. Chiediamo a tutte le sigle sindacali e a tutte le associazioni di unirsi in uno sciopero silenzioso ad oltranza”.

Non possiamo procedere in questa direzione avendo lasciato i redditi fermi al costo vita del 1990. Ai rincari di questo trimestre non regge la classe media di questo Paese, figuriamoci le pensioni minime e le buste paghe da mille euro come nemmeno i percettori del reddito di cittadinanza. I locali lavorano ormai solo il sabato e la domenica rimando vuoi in settimana tanto che molti ristoratori pensano di chiudere e aprire solo nei weekend. Le materie prime sono triplicate con ripercussioni su tutta la filiera finendo per svuotare le tasche dei consumatori e contribuenti. Le tasse locali in alcuni casi sono triplicate, le accise appesantiscono le bollette per le utenze di un quarto del totale e si parla di ulteriori aumenti. Intanto piovono cartelle esattoriali e ingiunzioni in barba alla pace fiscale. Il reddito di cittadinanza ai fini ISEE alza la soglia eliminando la possibilità di accedere ai bonus anche per figli disabili. Avere una casa di proprietà è oggi motivo di ricchezza impedendo di ricevere aiuti fiscali. Un single di luce e gas arriva a pagare mille euro in 2 mesi.“Per tutti questi motivi la Federcontribuenti invita tutte le sigle sindacali e le altre associazioni ad aderire allo sciopero silenzioso del prossimo 11 aprile 2022. Questo sciopero non prevede uscite in strada o manifestazioni ma, il blocco totale del Paese. Nessuna auto in strada, uffici, scuole e saracinesche chiuse e abbassate, interruttori di luce e gas spenti se non per garantire il minimo vitale. Nessuna spesa o prelievo bancomat è permessa la circolazione solo a piedi o in bicicletta. Dobbiamo riportare equilibrio tra redditi e rincari, equilibrio tra redditi e tasse dirette e indirette, fermare la speculazione e imporre una immediata presa di coscienza da parte del governo”.